Tercas, sfida proibitiva a Caserta

Capobianco: «Impariamo dagli errori commessi nella gara con Cantù»

TERAMO. Sarà meglio non pensare ai dodici punti di differenza in classifica. 28 ne ha la Pepsi Caserta, seconda forza del campionato, 12 la Banca Tercas Teramo che questa sera, al PalaMaggiò, prova a invertire la tendenza negativa che la sta accompagnando in tutto il girone di ritorno, con una sola vittoria e quattro sconfitte. Esattamente il contrario dei casertani.

Sarà meglio non pensarci altrimenti sarà molto difficile venire fuori dal buco nero in cui si sono ficcati i biancorossi: se prendiamo in esame non solo il girone di ritorno ma i primi due mesi e mezzo del 2010, vediamo che il Teramo (comprese le gare di Eurocup) ha un ben poco esaltante record di nove sconfitte e due sole vittorie.

Anche al di là della classifica il valore degli avversari odierni è indiscutibile, e si gioca in casa loro, per cui il Teramo non ha alternative: o gioca una partita ai limiti della perfezione o dovrà rimandare i sogni di riscatto all’ancor più proibitiva trasferta di domenica 21 marzo a Milano.
Non sono ammessi cali di concentrazione come quelli che hanno determinato la sconfitta con Cantù. Dopo un primo tempo inguardabile, il Teramo ha compiuto una rimonta esaltante passando dal meno 17 al più 7, ma poi si è fatto raggiungere e superare nell’ultimo minuto, concedendo a Markoishvili di sparare quasi indisturbato due triple e a Green di depositare facilmente a canestro il pallone del definitivo più 1.

«Dobbiamo imparare dagli errori commessi anche nell’ultima partita con Cantù», dice l’allenatore della Banca Tercas Teramo Andrea Capobianco, che ovviamente chiede ai suoi «di giocare con grandissima attenzione per tutta la partita». Caserta, aggiunge il coach, «sta dimostrando tutto il suo valore, giocando una pallacanestro bella e funzionale, in cui al di là di Jones ed Ere tutti riescono a dare in ogni momento un grande contributo». E allora bisogna «curare ogni dettaglio (raccomandazione sempre ripetuta da Capobianco, ma quasi mai applicata sul campo dai giocatori ndr) e fare le cose più semplici possibili.

A livello difensivo dovremo rivolgere la massima concentrazione nel non lasciare liberi i micidiali tiratori casertani, facendo attenzione a giocatori come Di Bella e Michelori, abilissimi nel prendere vantaggio o farlo prendere ai compagni. L’imperativo è non farci coinvolgere negativamente nei momenti travolgenti di Caserta, quando due minuti possono bastare per un break che condiziona la gara a loro favore».

Di sicuro non basterà il solo Amoroso a tenere a galla il Teramo. Domenica scorsa il lungo biancorosso ha cantato e portato la croce: ha segnato 24 punti, ha infilato cinque triple, ha difeso, ha fatto a sportellate con gli avversari in area, ha preteso e ottenuto dal pubblico l’incitamento per la squadra nel momento più difficile, da vero leader quale si sta confermando giornata dopo giornata. Una prestazione spettacolare, ma se pure riuscisse a ripetersi non potrà vincere la partita da solo (anche se con Cantù quasi quasi ci stava riuscendo): anche gli altri dovranno metterci l’anima e fare la loro parte.