Dopo il successo di Caserta non riesce l’impresa di vincere per la seconda volta consecutiva in trasferta

Tercas Teramo, batosta a Milano

Biancorossi mai in partita, Mason Rocca imperversa e fa quello che vuole

MILANO. La Banca Tercas Teramo che l’anno passato era arrivata ad un passo dall’impresa facendo spaventare la gloriosa Olimpia MIlano nel suo tempio del PalaLido, sembra una lontanissima parente di quella che si è presentata per giocare la partita questa volta. Finisce 78-56 in favore dei milanesi una gara viva solo nei primi minuti di gioco.

Minuti in cui la Tercas ha subito dato dimostrazione di avere poche e confuse idee senza praticamente mai riuscire ad entrare in partita. Con Peppe Poeta (3/4 al tiro e 6 assist) a gonfiare le statistiche solo alla fine, dopo una partita in cui non è mai riuscito a prendere il ritmo e bucare la difesa avversaria; Valerio Amoroso (1/4 al tiro in 18 minuti) a litigare con il pubblico ospite che lo ha beccato fin dal riscaldamento, piuttosto che stare concentrato sulla partita; la coppia formata da Ryan Hoover (2/8 al tiro) e Bobby Jones (1/5 in 20’) debilitata dagli infortuni.

Con queste premesse diventa impossibile per la truppa di coach Capobianco provare ad uscire vincente per la seconda domenica in fila. Dalla panchina, inoltre, non arriva proprio nulla se non il contributo di un onesto Jurak (2/3 da 2, 1/2 da 3) che prova a combattere sotto canestro senza riuscirci più di tanto. In più Milano trova ancora un Mason Rocca in versione deluxe (9/9 da 2 e 8 rimbalzi) che si beffa di Young, Stanescu e Jurak, e, per la prima volta nella stagione, un Acker produttivo (5/9 al tiro e 4/4 ai liberi).

Solo le due triple in fila di Diener nel primo minuto della gara consegnano l’unico vantaggio (2-6) agli abruzzesi, che poi iniziano subito a diventare nervosi in attacco, mentre la difesa cede il passo all’intesa di Becirovic e Rocca sul pick’n roll e alla fisicità di Maciuls (20-9 al 8’). La Tercas prova a reagire con l’unico sprazzo di Jones e la grinta di Jurak rientrando in partita al 10’ (20-14), ma è un fuoco di paglia perchè Acker e, ancora, Rocca sono i protagonisti del break che rilancia le ambizioni di Milano fino a raggiungere il 38-22 al 18’.

Diener segna allo scadere del primo tempo la tripla del 39-27, e, dopo quella di apertura ripresa di Hall, ci riesce di nuovo per il 42-30 al 21’, mentre è Hoover a dare l’ultimo sussulto ai suoi sul 44-33. Poi la partita si chiude praticamente con l’11-2 di parziale, propiziato da Hall e Bulleri, fino a raggiungere il 55-35 al 27’. La differenza la fa soprattutto l’aggressività difensiva di Milano, mentre i raddoppi di Teramo non riescono a dare i frutti sperati dall’allenatore. Teramo segna solo 2 punti nei primi 4 minuti dell’ultimo periodo e si spegne praticamente da sola. Teramo poi riesce a scollinare i 50 solo perchè Stanescu (6 punti in fila) riesce ad avere finalmente gioco facile sotto canestro.