Tercas, un canestro di amarezza
Sfuma la Final Eight, vince il Montegranaro con un tiro all’ultimo secondo.
TERAMO. Finisce con la festa dei giocatori del Montegranaro in campo e quella degli oltre trecento tifosi marchigiani (ma sembrano molti di più) sugli spalti del Palascapriano. Non è l’epilogo che si aspettava la Banca Tercas Teramo, sostenuta da oltre 3200 tifosi.
Che ci hanno creduto fino all’ultimo, fino al tiro di Brunner che a poco più di un secondo dalla sirena ha dato vittoria e Final Eight al Montegranaro. Il Teramo chiude il girone d’andata al 10º posto: l’ottavo, o anche il settimo, era lì a un passo, ma ci si è messo di mezzo un avversario che non ha concesso quasi nulla ai biancorossi. Tanto di cappello. La Sutor ha colto la sua prima vera vittoria in trasferta (l’altra l’aveva ottenuta a Napoli) in quello che era uno spareggio per la Coppa Italia, partendo da sfavorita: non è un’impresa da poco.
Realizzata dalla squadra di Frates soprattuto grazie all’arma più temuta da coach Capobianco alla vigilia: il rimbalzo offensivo. Sono stati 21 gli extrapossessi della Sutor grazie ai rimbalzi offensivi (Brunner su tutti) contro i 10 della Banca Tercas. Che comunque è riuscita a prendere le misure agli avversari nel secondo tempo, visto che dei 21 rimbalzi offensivi totali Montegranaro ne aveva catturati 15 solo nella prima parte di gara (contro i tre dei biancorossi).
Può sembrare paradossale, ma nonostante i rimbalzi concessi agli avversari i biancorossi non hanno difeso male, tanto che la Sutor si è rifugiata spesso nel tiro da tre perché trovava difficoltà ad attaccare l’area e ha chiuso la gara con un 7/26 da due.
Lo stesso punteggio finale dice che è stata una partita in cui le difese hanno fatto la parte del leone. Fin dalla palla a due, quando di solito le percentuali sono piuttoso alte, le due squadre hanno difeso con attenzione.
Dopo un primo quarto punto a punto, è Montegranaro a fare il primo break con due triple consecutive che gli valgono il 16-24 dopo meno di quattro minuti. Forte la reazione del Teramo che piazza un parziale di 7-0 e ricuce, andando all’intervallo con tre punti di vantaggio (33-30). Che diventano sei dopo cinque minuti (42-36) ma la partita non si spacca. I biancorossi si tengono in avanti anche all’inizio dell’ultima frazione (50-44), ma la grande pressione degli avversari dà i suoi frutti: il Montegranaro fa segnare un parziale di 2-11 in cinque minuti e si riporta avanti di tre. Gli ultimi minuti sono tesissimi: quando a 25 secondi Cavaliero mette dentro la tripla del 58-61 la curva gialloblù esplode, ma risponde subito Hoover con una bomba delle sue e sono i teramani a esplodere. Si profila l’overtime, ma Cinciarini gestisce benissimo l’ultimo possesso e fa segnare Brunner. La festa è degli altri.
IL TABELLINO
TERAMO: 61 - MONTEGRANARO: 63


Che ci hanno creduto fino all’ultimo, fino al tiro di Brunner che a poco più di un secondo dalla sirena ha dato vittoria e Final Eight al Montegranaro. Il Teramo chiude il girone d’andata al 10º posto: l’ottavo, o anche il settimo, era lì a un passo, ma ci si è messo di mezzo un avversario che non ha concesso quasi nulla ai biancorossi. Tanto di cappello. La Sutor ha colto la sua prima vera vittoria in trasferta (l’altra l’aveva ottenuta a Napoli) in quello che era uno spareggio per la Coppa Italia, partendo da sfavorita: non è un’impresa da poco.
Realizzata dalla squadra di Frates soprattuto grazie all’arma più temuta da coach Capobianco alla vigilia: il rimbalzo offensivo. Sono stati 21 gli extrapossessi della Sutor grazie ai rimbalzi offensivi (Brunner su tutti) contro i 10 della Banca Tercas. Che comunque è riuscita a prendere le misure agli avversari nel secondo tempo, visto che dei 21 rimbalzi offensivi totali Montegranaro ne aveva catturati 15 solo nella prima parte di gara (contro i tre dei biancorossi).
Può sembrare paradossale, ma nonostante i rimbalzi concessi agli avversari i biancorossi non hanno difeso male, tanto che la Sutor si è rifugiata spesso nel tiro da tre perché trovava difficoltà ad attaccare l’area e ha chiuso la gara con un 7/26 da due.
Lo stesso punteggio finale dice che è stata una partita in cui le difese hanno fatto la parte del leone. Fin dalla palla a due, quando di solito le percentuali sono piuttoso alte, le due squadre hanno difeso con attenzione.
Dopo un primo quarto punto a punto, è Montegranaro a fare il primo break con due triple consecutive che gli valgono il 16-24 dopo meno di quattro minuti. Forte la reazione del Teramo che piazza un parziale di 7-0 e ricuce, andando all’intervallo con tre punti di vantaggio (33-30). Che diventano sei dopo cinque minuti (42-36) ma la partita non si spacca. I biancorossi si tengono in avanti anche all’inizio dell’ultima frazione (50-44), ma la grande pressione degli avversari dà i suoi frutti: il Montegranaro fa segnare un parziale di 2-11 in cinque minuti e si riporta avanti di tre. Gli ultimi minuti sono tesissimi: quando a 25 secondi Cavaliero mette dentro la tripla del 58-61 la curva gialloblù esplode, ma risponde subito Hoover con una bomba delle sue e sono i teramani a esplodere. Si profila l’overtime, ma Cinciarini gestisce benissimo l’ultimo possesso e fa segnare Brunner. La festa è degli altri.
IL TABELLINO
TERAMO: 61 - MONTEGRANARO: 63
ARBITRI: Facchini, Sabetta, Caiazza. NOTE: parziali 14-14, 33-30, 48-44. Tiri liberi: Teramo 8/14, Montegranaro 10/14. Tiri da 2: Teramo 16/37, Montegranaro 7/26. Tiri da 3: Teramo 7/18, Montegranaro 13/38. Rimbalzi: Teramo 35 (25 dif., 10 off.), Montegranaro 44 (23 dif., 21 off.). Palle perse/recuperate: Teramo 14/17, Montegranaro 16/14. Valutazione: per Teramo Hoover 18, Young 16 (79 di squadra); per Montegranaro Brunner 17, Ivanov 11 (67 di squadra). Assist: Poeta 5, Cinciarini 3. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori 3500 circa. |