Trulli: niente errori, a Monaco vince il più bravo 

L’ex pilota abruzzese trionfò nel 2004: «L’uomo incide più della macchina su quel circuito cittadino»

Domani (ore 15) è in programma il gran premio di Monaco e la mente degli appassionati (non solo abruzzesi) torna indietro fino al 2004 quando sul circuito cittadino trionfò Jarno Trulli su Renault. L’ultimo successo di un pilota italiano nel Principato. Oggi il 47enne ex pilota abruzzese è fuori dalla Formula 1, segue le sue aziende e vive in Svizzera, a Lugano, con la moglie e i tre figli (Enzo, Marco e Veronica). L’unico legame con il mondo delle corse è rappresentato dal figlio Enzo che corre in Formula 3.
Trulli, che cosa ricorda di quel 23 maggio 2004?
«Tutto o quasi, perché è stato il più bel week end della mia carriera il Formula 1. Pole al sabato e trionfo la domenica. Ricordo tutto, perché era il sogno che coltivavo da bambino: vincere a Montecarlo. Chi arriva a certi livelli vuole misurarsi su quel circuito per capire il proprio valore».
Ricorda come festeggiò?
«Io non sono mai stato un pilota glamour. Non sono mai stato avvezzo ai festeggiamenti o alle cerimonie ufficiali. Per me vincere a Montecarlo era una grande soddisfazione professionale. E basta. Sì, ci fu la festa con il principe, ma io ricordo la gara. Tutta la gara, ogni momento».
Come si vince su quel circuito cittadino?
«Non devi sbagliare nulla. Nulla, perché alla minima sbavatura tocchi il guard rail e sei fuori. E’ una gara dura mentalmente e fisicamente. Per vincere devi essere al top della condizione, non puoi mollare di un centimetro. La gara è lunga e tosta a livello psicofisico, non ci sono rettifili. E’ un continuo cambiare direzione. Diciamo che il pilota è molto sollecitato. Ci deve mettere del suo. Solo i grandi trionfano a Montecarlo».
Sarà ancora una sfida Leclerc-Verstappen?
«Penso di sì e mi auguro faccia festa Leclerc, perché abbiamo tutti bisogno che la Ferrari torni ai fasti di un tempo. E mi sembra abbia intrapreso la strada giusta».
Raccomandazioni?
«No, per carità. Charles Leclerc corre a casa, conosce la pista come pochi. Ripeto: servono nervi saldi e concentrazione. Detta così sembra semplice, ma vi assicuro che il gp di Monaco è difficile come pochi».
Duello Ferrari-Red Bull fino alla fine del campionato?
«Questo ha detto finora la Formula 1 e questo penso che sarà l’andazzo».
Le Mercedes sono fuori dalla lotta per il titolo mondiale?
«Hanno sbagliato qualcosa nella macchina all’inizio, ora cercano di recuperare. Ma, a mio avviso, almeno in questa stagione dovrà assistere al duello Ferrari-Red Bull. Mi sembra ci sia maggiore equilibrio rispetto agli ultimi anni. E, soprattutto, c’è il ritorno della Ferrari ai vertici che fa bene a tutto il movimento. Non saprei dire chi vincerà, ci sarà incertezza fino alla fine».
Lei andrà a Montecarlo?
«No, guarderò la corsa in televisione, perché torno in Abruzzo e sarò nella mia azienda vinicola ad Alanno per un incontro con la clientela».
©RIPRODUZIONE RISERVATA