È emergenza idrica: appello del Ruzzo a risparmiare acqua

Il presidente chiede ai sindaci ordinanze anti-sprechi Ciapanna: «Siamo già nella situazione tipica di agosto»

TERAMO. L'estate è iniziata da un giorno e già scatta l'emergenza idrica. A lanciare l'allarme e la Ruzzo Reti, società che gestisce la distribuzione dell'acqua in 36 comuni della provincia, preoccupata dal caldo degli ultimi giorni e dalla siccità della primavera appena trascorsa. Il presidente Carlo Ciapanna si rivolge direttamente a sindaci dei centri servizi dalla rete idrica teramana.

«Devono emanare ordinanze che vietino ai cittadini», afferma, «l'utilizzo dell'acqua per consumi diversi da quelli potabili». Niente annaffiatura di giardini, dunque, né lavaggi delle auto davanti alla porte dei garage. L'emergenza impone di non sprecare l'acqua per evitare razionamenti. «Siamo già nella situazione che di solito si registra in agosto», spiega Ciapanna per definire le proporzioni dell'allerta.

Sono due i fattori principali che hanno determinato questa situazione critica. Il primo è legato alla scarsità di piogge nel periodo primaverile che di fatto ha impedito alle sorgenti di ricaricarsi, nonostante le copiose nevicate, per cui ora fanno registrare un marcato abbassamento dei livelli d'acqua. Il secondo è dovuto al caldo torrido di questi giorni che ha fatto impennare i consumi a livelli decisamente superiori alla media del periodo.

Le difficoltà maggiori si registrano in Val Vibrata. «A soffrire di più», afferma il presidente della Ruzzo Reti, «sono Ancarano, Sant'Egidio e Martinsicuro, dove arriva la parte terminale della nostra rete e l'acqua è più scarsa». La situazione di carenza idrica è stata aggravata anche da una rottura nella condotta nella zona di Piano d'Accio che giovedì ha comportato la sospensione dell'erogazione per circa due ore. Il guasto ha determinato una perdita di dieci litri d'acqua al secondo.

Le rotture e le perdite lungo le condotte sono un'ulteriore causa della criticità registrata nell'approvvigionamento. Per affrontare l'emergenza, la società di gestione ha messo a punto una serie d'interventi. Rispetto agli anni scorsi sarà anticipata l'immissione nella rete di acqua provienente dai canali di gronda dell'Enel nella zona di Casale San Nicola. Il Ruzzo ha avviato la pulizia delle prese e le altre opere necessarie per garantire già da prossimi giorni un aumento del flusso di circa 100-120 litri al secondo.

«Di solito è un provvedimento che adottiamo per agosto», precisa Ciapanna, «ma abbiamo deciso di partire prima avviando subito l'analisi dell'acqua da distribuire tramite la rete». Per il momento è solo ipotizzata, dunque non adottata con certezza, la turnazione che in caso di estrema necessità porterà a razionalizzare l'erogazione dell'acqua nei diversi centri della provincia. «Abbiamo previsto una serie d'interventi e di strategie con l'obiettivo di arginare la fase di criticità», chiarisce il presidente Carlo Ciapanna, «operando manovre sui tronchi della rete dell'acquedotto fino a prevedere, se necessario, turnazioni nella distribuzione dell'acqua per limitare il più possibili il disagio all'utenza». Non sono state di buon auspicio, almeno per il ricarico delle sorgenti, le forti nevicate dello scorso inverno, troppo concentrate in un breve periodo per avere effetti positivi sulle riserve idriche.

©RIPRODUZIONE RISERVATA