Addio a Caprio, la “pediatra di Pineto”

3 Maggio 2023

Si è spenta al policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverata per le conseguenze di un incidente stradale prima di Pasqua

PINETO . Ha lottato per un mese contro la morte, ma alla fine ha ceduto. Si è spenta domenica la pediatra Luigia Caprio, 70 anni, ricoverata al policlinico “Gemelli” di Roma per un gravissimo incidente stradale mentre andava con la famiglia a trovare i parenti nell’Avellinese, di dove era originaria, per le festività pasquali. Per anni, prima del riposo, ha svolto la sua attività professionale a Pineto, dove ha assistito tantissimi bambini ed era molto conosciuta e apprezzata. Il marito Antonio Moscianese Santori, cardiologo in pensione che è stato a lungo in servizio all’ospedale di Teramo, e i figli Marco e Pietro, anche loro a bordo dell’auto al momento dello schianto, hanno sperato fino all’ultimo di poterla riabbracciare, guarita dalle ferite, ma non c’è stato nulla da fare.
Dopo essere stata ricoverata ad Avellino la «pediatra di Pineto», com’era chiamata in città Luigia, è stata trasferita al Gemelli dove le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate, fino a quando lunedì il suo cuore si è fermato. I funerali restano da stabilire, in attesa del nulla osta del magistrato romano che ha disposto l’autopsia, ma nel frattempo la notizia della morte della pediatra ha suscitato profondo cordoglio tra le tante generazioni di pinetesi che sono state cresciute da lei. «È stata consigliera per tanti genitori, dedita con scienza e coscienza alla professione medica», ricorda il sindaco Robert Verrocchio, «mancherà a tutti coloro che l'hanno conosciuta». Il Lions Club Atri “Terre del Cerrano” di cui era stata presidente e il Pros Pineto Anpas la ricordano come «un simbolo di umanità e professionalità per tutta la nostra comunità». Una mamma aggiunge: «Ha dissipato, ogni volta che ho avito bisogno, le preoccupazioni sullo stato di salute dei miei figli, abbiamo perso una persona preziosa che ha aiutato a crescere gran parte dei giovani di oggi».
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