Martinsicuro

«Aggrediti per la maglia dell’Ascoli, i nostri figli ora hanno paura»: la denuncia di una famiglia di Martinsicuro

24 Novembre 2025

Un 15enne e suo fratello 12enne sono stati dimessi dall’ospedale di San Benedetto. I genitori hanno sporto denuncia

MARTINSICURO. Sono stati dimessi nella notte dall'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) i due fratelli di 15 e 12 anni vittime nel pomeriggio di ieri di un'aggressione nella frazione di Porto d'Ascoli dove la loro madre gestisce un esercizio commerciale. Un episodio scatenato dal fatto che il più grande dei due fratelli indossava un giubbino e un cappello con i marchi dell'Ascoli calcio, facenti parte della divisa dell'Under 15 dove il ragazzino gioca. Il 15enne era infortunato a un ginocchio e ieri non ha potuto giocare coi compagni nella partita col Pontedera; è proprio in quel punto che è stato colpito con un calcio dall'aggressore. Il più piccolo, anche lui colpito, ha avuto una leggera lesione a una costola. Entrambi dovranno sottoporsi a ulteriori accertamenti, ma ora sono a casa. "Quello che è successo è assurdo, mio figlio è stato aggredito perché indossava capi di abbigliamento dell'Ascoli, dove gioca. Per altro - racconta all'ANSA la madre - viviamo a Martinsicuro (Teramo), ha giocato e ha amici a San Benedetto, simpatizza sia per l'Ascoli che per la Sambenedettese. Lo ha detto pure all'aggressore che, mentre saliva in macchina con la zia, ha aperto la portiera intimandogli di togliersi quei vestiti. Mio figlio ha provato a spiegargli che abbiamo un'attività a Porto d'Ascoli, ma lui gli ha detto che non gliene fregava niente. 'così in giro non ci vai quaggiù', gli ha detto alludendo al giubbino e al cappellino dell'Ascoli .Mio figlio ha paura: teme che possa succedere di nuovo. E' assurdo che non si possa girare con un giubbino o un cappellino di una squadra di calcio".

I carabinieri hanno poi identificato l'aggressore, riferisce la madre, e la famiglia ha sporto denuncia.

Secondo la ricostruzione della madre il ragazzo è stato quindi tirato fuori dall'auto. "E' andata così e, vedendo la scena, il fratello più piccolo è sceso in suo aiuto, ma è stato colpito al petto. C'era anche una ragazza con l'aggressore, non ha fatto niente - aggiunge la madre dei due ragazzini - se non avere un atteggiamento ostile nei miei confronti, mentre difendevo i miei figli. Ho detto loro che erano pazzi a fare quello che stavano facendo". La donna ha sporto denuncia contro il soggetto che si è allontanato con la ragazza a bordo di un'auto di cui è stato preso il numero di targa e comunicato ai carabinieri nel frattempo giunti sul posto. "I carabinieri, che ringrazio per quello che hanno fatto, - prosegue la mamma - lo hanno identificato: è un ragazzo di 23 anni e lo abbiamo denunciato. Quanto accaduto è troppo grave e non può finire qui. Mio figlio ha paura: teme che possa succedere di nuovo. E' assurdo - conclude che non si possa girare con un giubbino o un cappellino di una squadra di calcio", conclude la signora.