Alba, i balneatori: «Senza spiaggia non siamo pronti per riaprire» 

Spinosi di Oba: «Non sappiamo cosa rispondere ai clienti, soprattutto nella zona nord più erosa» Accuse al Comune sui ritardi per l’ampliamento delle concessioni e alla Regione sui ripascimenti 

ALBA ADRIATICA. A meno di un mese dall’apertura degli stabilimenti balneari, paventata dal Governo per il 15 maggio, la costa di Alba Adriatica dilaniata da erosione e mareggiate non è ancora pronta: i balneatori non hanno ancora certezze su quanto arenile avranno a disposizione e, di conseguenza, di quanti ombrelloni potranno piazzare e affittare ai turisti. Il problema colpisce indirettamente anche gli albergatori e tutto l’indotto turistico.
«Non sappiamo cosa rispondere ai clienti che ci chiamano per prenotare, se saremo in grado di affittare loro ombrelloni e lettini oppure no», segnala Marcello Spinosi, presidente dell’associazione Oba dei balneatori albensi, secondo cui «siamo in ritardo, è mancata la programmazione turistica balneare, ancora più importante vista la normativa anti-Covid che impone maggiori distanze tra ombrelloni e lettini». Continua Spinosi: «Se questa incertezza genera disguidi in strutture come il mio stabilimento, posto nella zona centrale della costa albense, in quella nord devastata dall’erosione e dalle mareggiate produce un vero dramma. Ci sono concessioni che non hanno praticamente più spiaggia e non sanno se e quanta ne avranno».
Alla base del problema c’è innanzitutto l’incertezza sulle opere di ripascimento regionali. La grande opera della realizzazione della spiaggia di alimentazione sembra fuori tempo massimo per essere avviata e completata entro l’estate, nonostante le rassicurazioni della Regione. Sui due ripascimenti alternativi regionali, per complessivi 26mila metri cubi di nuova sabbia per la costa nord, non ci sono ancora notizie pubbliche sull’affidamento dei lavori, mentre i tempi stringono. È in vista solo il mini ripascimento del Comune da 5mila metri cubi di sabbia, troppo ridotto per garantire effetti importanti. «Alla Regione chiediamo un cronoprogramma certo dei lavori», dice Spinosi.
E poi c’è la questione, tutta comunale, degli ampliamenti temporanei delle concessioni gravemente colpite da erosione e mareggiate. «Memori di quanto successo nel 2020, con il ripascimento regionale saltato, quest’anno avevamo chiesto all’amministrazione comunale di anticipare i tempi per le autorizzazioni agli ampliamenti», aggiunge Spinosi, «ma, nonostante le rassicurazioni, il necessario regolamento comunale non viene ancora approvato. Se l’ok arrivasse oggi, le pratiche non si completerebbero prima di fine maggio. È inaccettabile, siamo già fuori tempo massimo».
Quindi la richiesta alla giunta del sindaco Antonietta Casciotti: «Per questo chiediamo che, da subito, almeno per il primo chilometro di costa, cioè quello più colpito dall’erosione, si applichino le misure dell’anno scorso per velocizzare le pratiche e consentire ai balneatori di poter programmare la stagione 2021 e riaprire».
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