Alba, rivoluzione del verde sul lungomare

La maggioranza: «Necessarie nuove piante, l’esperto sostiene che gli alberi esistenti non sono sicuri»
ALBA ADRIATICA. A pochi giorni dalla ripresa dei lavori per la riqualificazione del lungomare Marconi, la maggioranza che guida il Comune di Alba in una nota torna a fare chiarezza sul tema della rigenerazione del verde prevista nell’importante opera pubblica, cercando di prevenire nuove polemiche sul taglio delle alberature esistenti.
«È fondamentale», si legge nella nota del gruppo “Uniamo Alba”, «tornare alle conclusioni esposte da tecnici qualificati in occasione del consiglio comunale straordinario dello scorso dicembre, ricordando che Lorenzo Granchelli, tecnico incaricato per le opere a verde, rispose puntualmente alle domande poste dai membri della minoranza consiliare nel merito della pianificazione arborea e della sicurezza delle alberature esistenti. Granchelli, già collaboratore nei progetti di riqualificazione verde di molte città italiane, illustrò la situazione attuale del patrimonio arboreo del lungomare Marconi, ricordando preliminarmente che dalle 970 piante presenti lungo la passeggiata nel 1999 (escludendo le pinete litoranee) siamo passati, purtroppo, alle poco più di 300 attuali, con una perdita di circa due terzi, a causa di fenomeni di degrado delle alberature, devitalizzazione e cadute che nel tempo hanno interessato principalmente pioppi, palme e tamerici, e sostenendo che la maggior parte degli alberi rimanenti non offrono garanzie in termini di sicurezza né benefici ecosistemici».
La maggioranza, dunque, rileva che «senza un intervento di sostituzione, saremmo destinati alla perdita di ulteriori esemplari nei prossimi anni. Sempre secondo Granchelli, le nuove specie che saranno piantumate sul nuovo lungomare, più adatte al territorio e a bassa manutenzione – come gli aceri campestri o il carrubo – offriranno nel prossimo futuro ombra sia per i parcheggi che per la passeggiata e la pista ciclabile».