Ascensore staccato per morosità blocca in casa inquilino malato

3 Maggio 2014

TERAMO. Un altro caso di cittadino disabile, o comunque gravemente malato, “prigioniero” di una casa popolare. In questo caso non perché l’ascensore non ci sia, come accade nella palazzina di...

TERAMO. Un altro caso di cittadino disabile, o comunque gravemente malato, “prigioniero” di una casa popolare. In questo caso non perché l’ascensore non ci sia, come accade nella palazzina di Colleatterrato dove vive Liliana, una donna affetta da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), ma perché l’ascensore è stato disattivato per la morosità della gran parte degli inquilini. Lo denuncia il blogger Giancarlo Falconi, che già si era fatto paladino di Liliana avviando uno sciopero della fame insieme al marito della donna e ora annuncia nuove proteste davanti all’Ater.

Il protagonista della nuova vicenda si chiama Lino, ha gravi difficoltà respiratorie e per questo non può salire le scale. Da due settimane, come dice il figlio a Teleponte, non può uscire di casa. Scrive Falconi sul suo blog: «Benvenuti a Villa Gesso. Un quartiere dimenticato dagli amministratori, dai politici e dalle promesse. La storia è sempre la stessa. Alcuni condomini non pagano la manutenzione degli ascensori e la società creditrice taglia il servizio. Piccoli dubbi da rivolgere all'Asl, al Prefetto, alla Procura e ai Vigili del Fuoco. Attenzione. Può una società privata tagliare un servizio senza una sentenza di un giudice o l'ordinanza del sindaco e la determina di un dirigente comunale? Può tagliare l'ascensore e lasciarlo in tensione elettrica come si vede dal quadro acceso?Può fare prigioniero un inquilino, il signor Lino, che vive, anzi, sopravvive accanto ad un respiratore portatile? Non ci sono i soldi? Perchè l'Ater fa pubblicità sui giornali a pagamento? Quanto avrebbe speso? Che cosa dovrebbe pubblicizzare? Esiste una determina e la relativa copertura di bilancio? La Guardia di Finanza cosa ne pensa? Intanto il nostro amico non può uscire di casa... Questa è la migliore delle pubblicità... complimenti».