Atri, l’allenatore del Fontanelle picchiato dai tifosi del Pratola

Domenico Di Pietro aggredito al termine della gara da alcuni tifosi visibilmente ubriachi e armati anche di ombrelli: ha il naso fratturato e altre lesioni

ATRI. Aggredito dai tifosi della squadra avversaria è stato portato in ospedale, con la frattura del setto nasale e altre lesioni al volto, l’allenatore del Fontanele Domenico Di Pietro, noto personaggio del calcio dilettantistico abruzzese che in passato ha allenato la Rosetana, L’Aquila, il Cologna, il Mosciano e altre squadre.

L’aggressione è avvenuta al termine della partita del girone A di Promozione tra il Fontanelle e i Nerostellati di Pratola Peligna, gara terminata con il punteggio di 2-1 per il Fontanelle che ha rimontato l’iniziale vantaggio della squadra ospite.

Al triplice fischio finale dell’arbitro una decina di tifosi pratolani – alcuni dei quali visibilmente ubriachi e armati anche di ombrelli – molto irritati per la sconfitta della propria squadra, ha scavalcato la recinzione del campo facendo invasione. Inizialmente i tifosi dei Nerostellati si sono diretti con intenzioni minacciose verso l’arbitro, colpevole, a loro giudizi, di aver favorito in qualche modo la squadra di casa. Hanno cercato di aggredirlo ma il direttore di gara, aiutato dal commissario di campo, è riuscito a sfuggire , chiudendosi nello spogliatoio. Poi i tifosi ospiti hanno iniziato ad inveire verso i giocatori del Fontanelle e nel parapiglia qualcuno ha sferrato un pugno al volto dell’allenatore Di Pietro fratturandogli il naso. Il tecnico del Fontanelle, con il volto tumefatto e pieno di sangue, è stato soccorso e portato all’ospedale San Liberatore di Atri dove è stato medicato e sottoposto a una tac per accertare l’entità delle lesioni. Poco dopo sul campo di Fontanelle di Atri è arrivata una pattuglia del commissariato di Atri, ma i tifosi ospiti si erano già dileguati. È stato allertato il commissariato di Sulmona per identificare gli aggressori provenienti da Pratola. Se saranno individuati i tifosi dei Nerostellati che si sono resi protagonisti dell’aggressione e dell’invasione di campo rischiano una denuncia per rissa, minacce e lesioni personali. Rischiano inoltre di essere raggiunti da un Daspo, il provvedimento amministrativo che inibisce la partecipazione a qualunque manifestazione sportiva per un certo periodo di tempo. (e.a.)

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