Autopsia sulla vigilessa, nessun indagato 

L’esame disposto dalla Procura ha accertato delle complicanze post operatorie insorte dopo l’intervento all’aorta

ROSETO. Un’indagine per omicidio colposo con nessun indagato, almeno in questa fase, e i primi risultati dell’autopsia già eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio: sono i punti fermi dell’inchiesta aperta dalla Procura sulla morte della 64enne vigilessa rosetana Tiziana Gimminiani. Nella mattinata di ieri è stato eseguito l’esame disposto dal pm Francesca Zani dopo che i familiari della donna hanno presentato un esposto per chiedere chiarimenti su eventuali responsabilità mediche anche in relazione a un precedente ricovero all’ospedale di Sant’Omero.
Secondo le prime indicazioni emerse a conclusione dell’autopsia, a cui sempre su delega della Procura era presente anche il cardiologo Jacopo Pizzicannella, la donna è deceduta all’ospedale di Teramo per complicanze insorte in seguito all’intervento chirurgico a cui era stata sottoposta dopo una dissecazione acuta all’aorta ascendente. Tra le complicazione, almeno secondo i primi esiti dell’autopsia, ci sarebbero state una ischemia secondaria dell’aorta e una insufficienza multi organo. Nelle prossime settimane la consulenza tecnica sarà rimessa sul tavolo del pm che nella serata di ieri ha riconsegnato la salma ai familiari per il funerale già in programma nella giornata di lunedì e bloccato dopo la presentazione dell’esposto proprio per consentire l’autopsia.
La donna era molto conosciuta a Roseto dove era maresciallo della polizia municipale e animatrice dell’associazione “Il gomitolo dell’amore”, un gruppo di donne appassionate di uncinetto che svolge attività benefica e di decorazione di alcuni angoli della cittadina. Era ricoverata all’ospedale di Teramo da circa un mese. Nel corpo dei vigili urbani, nel quale era in servizio da 35 anni, il sottufficiale scomparso si occupava in particolare di incidenti stradali e ambiente.(d.p.)
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