Autovelox, nulle centinaia di multe

A Campli interviene il prefetto e dà ragione agli automobilisti

CAMPLI. Il prefetto archivia le multe di Campli e mette la parola fine sul caso che ha scatenato la rabbia di oltre 200 automobilisti "beccati" dall'autovelox. Quelle contravvenzioni per eccesso di velocità non avrebbero mai potuto essere fatte perchè i segnali con il limite di 50 chilometri non sono mai stati autorizzati.

Prima del prefetto Eugenio Soldà a revocare quelle multe ci aveva già pensato la stessa amministrazione comunale di Campli che, come forma di autotutela, ha ritirato tutti i provvedimenti.

Il caso gira intorno a dei segnali che per circa due anni sono rimasti sulla strada provinciale 3, la Sant'Onofrio-Garrufo, nel tratto interessato dalla costruzione di due distributori di benzina. Quei segnali, sistemati in prossimità di cantieri, imponevano agli automobilisti di non superare i 50 chilometri orari su una strada il cui limite è di 90 chilometri. A far rispettare i cartelli l'apparecchio autovelox sistemato dai vigili urbani di Campli e pronto ad immortalare gli automobilisti più indisciplinati.

Quando però sono iniziate le multe e, di conseguenza sono scattati i primi ricorsi, uno dei tanti malcapitati di turno ha deciso di informarsi sulla validità di quei segnali e così ha scoperto che, in realtà, l'amministrazione provinciale, competente sulla strada, non li aveva mai autorizzati. E' successo che i committenti dei lavori riguardanti la costruzione delle pompe di benzina hanno fatto richiesta alla Provincia di abbassare il limite di velocità su quel tratto, in particolare vicino al cantiere, ma a questa richiesta l'amministrazione non ha mai risposto. Quei segnali, dunque, non sono mai stati autorizzati. «L'amministrazione comunale di Campli», spiega il vice sindaco Maurizio Di Stefano, «appena ha avuto la certezza che quel provvedimento non fosse mai stato autorizzato dalla Provincia è immediatamente intervenuta revocando, come forma di autotutela, le multe fatte con l'autovelox. Voglio precisare, inoltre, che quando il Comune sistema l'autovelox sulle strade provvede preventivamente ad informarne la prefettura, comunicando strada e ora in un rapporto di perfetta collaborazione». Le multe già revocate dall'amministrazione comunale farnese nei giorni scorsi sono state archiviate dal prefetto che ha emesso un'apposita ordinanza attualmente esposta anche in una bacheca del tribunale di Teramo.

Tra i duecento automobilisti contravvenzionati, infatti, in molti si sono rivolti a dei legali per presentare ricorso al giudice di pace e impugnare così i provvedimenti. (d.p.)

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