Banda larga e burocrazia punti critici per le aziende 

Confindustria chiama 50 imprenditori a esaminare la situazione in provincia Una serie di spunti all’assessore Febbo per progettare l’arrivo di fondi europei

TERAMO. Più di 50 imprese della provincia di Teramo chiamate a dire la propria su quali devono essere le linee di intervento future a sostegno del sistema produttivo. Sollecitazione e suggerimenti che sono stati raccolti dall’assessore regionale alle attività produttive, Mauro Febbo, presente al workshop “Progetti per un’impresa sostenibile” organizzato da Confindustria Teramo. L’iniziativa aveva l’obiettivo «di tracciare con le imprese del territorio, un percorso di sviluppo condiviso “dal basso”, fondato su temi attuali e centrali per la ripresa economica del Paese», spiega il presidente Cesare Zippilli.
Gli imprenditori hanno partecipato a quattro tavoli tematici, da cui sono emersi i suggerimenti alla Regione, su: energie rinnovabili ed efficienza energetica, mobilità e logistica sostenibile, prodotti e produzione sostenibile e il cosiddetto Ict (Industry 4.0, Smart Cities, agenda digitale, ad esempio). Spunti da dare al tavolo politico della Regione, utili nella fase di programmazione delle risorse da investire nei prossimi anni. E così ad esempio è emerso che in alcune zone della provincia, ad esempio in Val Fino, manca ancora la banda larga. Gli imprenditori teramani lamentano anche un eccesso di procedure burocratiche, la mancanza di infrastrutture, la necessità di intensificare il dialogo tra imprese, tra imprese e centro di ricerca ed università, la mancanza di formazione adeguata, le difficoltà per le Pmi di misurare gli obiettivi e, quindi, difficoltà decisionali e anche la difficoltà di accesso al credito. «La Regione Abruzzo», ha concluso Febbo, «presterà sicuramente grande attenzione alle istanze delle imprese ed ai temi sollecitati in fase di programmazione delle risorse 2021-2027. I temi sollevati dagli imprenditori sono certamente stimolanti ed utili per il mondo politico regionale».
Non è un caso se Zippilli, nel proprio intervento, ha parlato di investimenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) che saranno incentrati su « una Europa più intelligente e una Europa più verde. A testimonianza della centralità del tema “sostenibilita”, la proposta dell’Uione europea prevede che gli investimenti a valere sui Fondi Fesr e Fc dovrebbero concorrere a conseguire l'obiettivo di contribuire almeno con il 25% della spesa Ue all'azione per il clima». Confindustria Teramo, osserva il presidente « ritiene fondamentale iniziare a muoversi da subito» per far posizionare le aziende teramane in questi assi di finanziamento.
«La sostenibilità ambientale è centrale per la definizione delle strategie aziendali ed è fondamentale perchè potrebbe fungere da “leva” per rimettere al centro l’importanza dei territori», aggiunge Giammario Cauti, presidente del Giovani imprenditori di Confindustria.
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