Bed & breakfast per attirare turisti in centro storico

18 Maggio 2014

Il comitato di quartiere illustra il progetto di albergo diffuso Ciccolone: «Si possono affittare camere senza la partita Iva»

GIULIANOVA. Il progetto di “ospitalità diffusa” nel centro storico, promosso dal comitato di quartiere Centro storico, presieduto da Anna Braca e presentato ieri mattina al Sottobelvedere, mira a realizzare un sistema d ricettività turistica utilizzando gli edifici privati esistenti (e quindi a costo zero), per la valorizzazione delle risorse ambientali e commerciali di Giulianova alta.

«Lo scopo dell’ospitalità diffusa», ha spiegato il delegato Gianmarco Ciccolone, che si è occupato della proposta, «è rivalutare il centro storico e, soprattutto, sviluppare tra i residenti la cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza». La formula è quella del bed & breakfast in cui, il privato può mettere a disposizione del turista delle camere di una sua proprietà (o anche della propria abitazione), per un minimo di 45 giorni e massimo 270 giorni all’anno, fino a sei posti letto senza dover aprire partita Iva. L’affittuario, infatti, è tenuto solo a rilasciare una ricevuta, non fiscale, e tenere un registro, anche questo in forma libera, in cui indicare i corrispettivi giornalieri e comunicare il numero di presenze nella propria abitazione. È un progetto, dunque, che nasce dai cittadini stessi per far rivivere un centro storico ricco di bellezze artistiche ma poco valorizzato. «Il progetto di ospitalità diffusa», ha continuato Ciccolone, «serve anche da stimolo per il commercio: nel momento in cui si viene a creare un flusso turistico ci sarà bisogno anche di servizi specifici che possano soddisfare la domanda». Tra il pubblico presente alla conferenza, infatti, anche una signora ha manifestato la volontà di aprire un’attività commerciale che possa andare incontro alle esigenze del turista che sceglie il B&B come alloggio, come ad esempio una lavanderia a gettoni. «Il comitato di quartiere», ha spiegato la presidente Braca, «in questo progetto deve fornire un metodo e essere presente in ogni fase della sua realizzazione. Adesso andremo casa per casa a spiegare l’idea e speriamo che possa realizzarsi al più presto».

L’unica spesa che i soggetti privati dovrebbero sostenere è l’iscrizione ad una associazione (che, a secondo del numero degli aderenti, potrebbe essere creata ex novo oppure potrebbe essere un già esistente sul territorio) che si occuperà degli aspetti pratici (ufficio centrale di accoglienza, registrazione delle presenze complessive). «Vorrei esprimere un ringraziamento al comitato Centro storico», ha commentato il sindaco Francesco Mastromauro, «che, con quello dell’Annunziata, resiste nonostante le difficoltà. Questa idea è l’espressione di quello che ci si aspettava quando sono stati formati i consigli di quartiere: una collaborazione con l’amministrazione per il rilancio del territorio». Il sindaco ha aggiunto, inoltre, che, ad ampliare il programma del comitato di quartiere, che si è avvalso anche della collaborazione di Simone Renzi di Federalberghi, contribuirà anche il progetto di albergo diffuso che potrà essere realizzato con i fondi regionali. «Con 5 milioni di euro», ha spiegato il sindaco, «metà della Regione, metà del Comune, si potranno ristrutturare e costruire nuovi alloggi, 18 in totale tra via Bellini e Palazzo Massei. Parte degli alloggi potrebbero essere usati per l’albergo diffuso». Nella proposta del centro storico è prevista anche la realizzazione di depliant con percorsi culturali e religiosi.

Margherita Totaro

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