Campo e parcheggio in degrado: parte il recupero dopo vent’anni 

Strutture per la collettività mai entrate in funzione a Colleatterrato basso: c’è anche una sala convegni Affidato l’incarico per il collaudo e la riqualificazione, l’obiettivo è assegnare gli spazi alle associazioni

TERAMO. Sono passati vent’anni e tre sindaci e quello che doveva essere il cuore pulsante di uno dei quartieri più popolosi della città resta in abbandono. Spazi al centro di Colleatterrato basso destinati alla collettività ma a lungo inutilizzati e fatalmente lasciati al degrado per i quali, però, è arrivato il momento della svolta. Il Comune ha fatto partire la procedura per il recupero di quel complesso, formato da campo sportivo polivalente, una grande sala riunioni e un parcheggio coperto da circa 70 posti, da mettere finalmente a disposizione dei cittadini.
RITARDI E INTOPPI
La storia di quest’intervento lasciato a metà inizia nel 2021 con l’accordo sottoscritto da un consorzio edilizio con il Comune. L’intesa prevedeva la realizzazione di immobili da destinare a uffici, negozi e abitazioni nel cosiddetto centro commerciale del quartiere che in cambio avrebbe ricevuto strutture a uso pubblico. La parte privata del mega intervento è stata realizzata, ma quella d’interesse collettivo si è bloccata nel 2004. L’opera richiedeva una variante progettuale che, per motivi non del tutto chiariti, non è stato mai approvata dalla giunta. Per anni dunque la sala e il campo sono finiti nel dimenticatoio, progressivamente degradati e bersaglio di attivi vandalici, mentre il parcheggio è stato utilizzato abusivamente in quanto sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per la sosta delle auto.
IL PIANO DI RILANCIO
È di pochi giorni fa, però, l’atto che rimette in pista la parte pubblica del progetto. A una ditta specializzata è stato affidato l’incarico di realizzare sondaggi sulle strutture per verificare lo stato e procedere alla loro riqualificazione. «Non è stato facile neppure ricostruire tutta la documentazione relativa all’intervento», spiega l’assessore alle manutenzioni Valdo Di Bonaventura che si sta occupando del recupero di quell’area, «ma siamo riusciti a far ripartire la procedura». Dall’esame delle carte è emerso, tra l’altro, che manca il collaudo delle strutture, atto fondamentale per il loro utilizzo. Per questo l’amministrazione, dopo aver ripreso i contatti con la ditta proponente e con i responsabili tecnici che all’epoca aveva seguito i lavori, ha affidato l’incarico di completare il procedimento. In ballo c’è anche una transazione con la società realizzatrice delle opere che per anni ha fornito energie elettriche per strutture comunali nella zona tramite un proprio allaccio. All’esito delle verifiche commissionate dall’ente sarà valutato anche questo aspetto allo scopo di ultimare i lavori e rendere le strutture fruibile. «Non si tratta di interventi complessi», tiene a precisare Di Bonaventura, «bisogna sostituire infissi, ritinteggiare, pulire e fare poco altro». L’obiettivo è consegnare il complesso entro l’anno a un’associazione della zona.
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