Cantieri, l’assessore: mi impegno a far rispettare norme e tempi
Di Marcantonio al consorzio Shopping in Teramo Centro: «È vero, ci sono tanti lavori e quindi disagi ma il bene comune deve prevalere. Potenzieremo i controlli e faremo un tavolo con gli esercenti»
TERAMO. Tirato in ballo dai commercianti, l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Teramo, Marco Di Marcantonio, non si sottrae al confronto né sulle questioni strettamente di sua competenza né su quelle più ampie delle quali, da un punto di vista amministrativo, non si occupa direttamente.
Ieri il consorzio Shopping in Teramo Centro ha espresso il malcontento e il disagio che le attività vivono a causa dei cantieri. Fra post sisma e Pnrr, sono decine le impalcature pubbliche e private che stanno ridisegnando il volto della città ma per i commercianti sono tanti, a volte troppi, i disagi che creano. Nella nota stampa a firma della presidente Franca Labrecciosa si lamentano «cantieri installati, aperti e poi abbandonati per mesi; cantieri che occupano più suolo pubblico di quanto sarebbe necessario; cantieri che fanno scomparire numerosi stalli; parcheggi colonizzati da transenne, materiale edile e quant’altro; cantieri che chiudono non una, ma due vie cittadine per un solo appalto (teatro comunale)». Di Marcantonio parte da una premessa: l'importanza e la portata dei cantieri per la riqualificazione e il rilancio di Teramo. «La nostra città vive una fase complessa ma che è sinonimo di sviluppo. I cantieri sono tanti, è vero. I disagi purtroppo sono inevitabili ma ci impegniamo, e lo faremo ancora di più, affinché siano limitati al massimo», spiega l'assessore, «soprattutto i cantieri pubblici rappresentano per noi una priorità: a Teramo è in atto un percorso di rigenerazione. Pensiamo al teatro romano, al cineteatro comunale, al mercato coperto e a piazzale San Francesco. Per citarne alcuni. A giorni, inoltre, partirà il cantiere post sisma per la scuola San Giuseppe. È chiaro che quando ci sono lavori pubblici possono esserci interferenze, ostacoli e disagi. Ma il bene comune deve prevalere».
Di Marcantonio, che da 28 anni è attivo nel mondo dell'imprenditoria, non scende nel merito dei problemi legati al commercio non avendo lui la delega al settore ma si dice disponibile all'ascolto e alla condivisione di strategie di sostegno: «Faremo un tavolo con i commercianti e gli attori del territorio per affrontare problematiche specifiche. Sui cantieri l'impegno a far rispettare norme e tempi è massimo, implementeremo i controlli. Tengo a sottolineare che chiudere strade o limitarne l'accesso in costanza di cantieri è sempre ed esclusivamente per ragioni di sicurezza e necessità edile», conclude Di Marcantonio.
A essere tirato in ballo dai commercianti era stato anche il consigliere regionale Sandro Mariani, accusato dal consorzio di non riservare la stessa attenzione data al traforo del Gran Sasso alle problematiche della città legate ai cantieri. Mariani ha invitato i commercianti a un confronto, insieme all'assessore e al sindaco D'Alberto, «basato sull’interlocuzione e alla sola ricerca di soluzioni e non di polemiche e chiacchiericcio», ricordando: «Al momento non ricopro alcun ruolo amministrativo nel Comune di Teramo, ma sono a vostra disposizione per trovare un comune denominatore e la giusta sintesi ai problemi complessi che attraversano la città in un periodo cruciale per il suo futuro».
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