Caos nella scuola rimasta cantiere

La rabbia delle mamme: alla Lucidi banchi anche nell'ufficio del direttore

TERAMO. Aule che non bastano per tutti, banchi sistemati un po' ovunque, perfino nell'ufficio del direttore. Genitori accalcati per le scale e all'ingresso. E poi polvere, calcinacci e fili che pendono dal soffitto. Benvenuti nel cantiere "Noè Lucidi": questo è stato il rientro a scuola per molti alunni dell'istituto, uno dei più popolosi e importanti della città. La riapertura era stata posticipata al 20 settembre (rispetto alla data del 16 stabilita nel calendario comunale) proprio per permettere di ultimare i lavori in corso e risistemare le aule ma così non è stato. Il risultato? Mamme e papà sul piede di guerra e alunni costretti a sistemazioni di fortuna. I

RITARDI NEI LAVORI. Da diversi mesi la Noè Lucidi sta subendo un massiccio intervento di ristrutturazione - un milione e mezzo di euro - per la messa in sicurezza antisismica e il rifacimento degli impianti. Una parte dei lavori - quella che interessava la scuola materna - doveva essere riconsegnata entro venerdì per permettere nel week end di riallestire le aule ma così non è stato.

GENITORI INFURIATI. Quando ieri mattina tanti genitori si sono presentati con telecamere e macchine fotografiche per immortalare il fatidico primo giorno di scuola lo scenario non è stato quello sperato. Tutti i bambini delle quattro sezioni di scuola materna sono stati sistemati in una sola aula - l'unica già pronta e pulita - mentre quelle adiacenti, seppur ultimate, erano ancora piene di scarti, materiale da lavoro, senza banchi e materiale didattico e con tanta polvere da spazzare via. Molti genitori si sono infuriati, qualcuno ha deciso addirittura di riportare i figli a casa, anche se proprio i più piccoli sono sembrati i meno preoccupati del trambusto.

AULE PROVVISORIE. Meno grave la situazione nella scuola elementare dove sono state solo tre le classi costrette a sistemazioni provvisorie: la 3ª A è finita nell'ufficio del direttore, la 4ª A in biblioteca e la 4ª B nella sala riunioni. Qui, in particolare, i bambini sono stati sistemati attorno ad un grande tavolo ovale: un'altra situazione che ha scatenato proteste da parte dei genitori. Ci resteranno fino al 30 ottobre.

IL DIRETTORE LA ROSA. A placare gli animi e a spiegare la situazione è stato il dirigente, Umberto La Rosa. «Ce lo potevamo risparmiare, abbiamo fatto una brutta figura», ha spiegato, «purtroppo la riconsegna stabilita per venerdì non c'è stata e ormai era tardi per rimandare l'apertura: nel pomeriggio sistemeremo le aule al meglio, si tratta di sistemazioni provvisorie». Di un ritardo nello svolgimento dei lavori si vociferava già da giorni e, nonostante gli straordinari, i tempi non sono stati rispettati nella scuola cantiere.

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