Casa di riposo, è scontro sugli stipendi non pagati

24 Novembre 2022

TERAMO. Scintille ieri nella conferenza stampa convocata dall'assessore regionale alle politiche del lavoro Pietro Quaresimale per chiarire la situazione relativa all'Asp1, e in particolare al...

TERAMO. Scintille ieri nella conferenza stampa convocata dall'assessore regionale alle politiche del lavoro Pietro Quaresimale per chiarire la situazione relativa all'Asp1, e in particolare al rapporto fra questa, la Regione e i lavoratori della mensa della casa di riposo De Benedictis gestita dalla Pap che da sei mesi non percepiscono gli stipendi. All'incontro coi giornalisti si è presentato l'amministratore della Pap, Marcello Profeta, e poco dopo anche Mauro Pettinaro della Filcams Cgil con una delegazione di lavoratrici. La conferenza stampa si è trasformata in breve in un botta e risposta fra le parti, tra rimpalli di accuse e responsabilità con toni anche molto accesi. Un confronto, a tratti uno scontro, che si è risolto con un impegno formale di Quaresimale a far sì che gli stipendi arretrati vengano saldati a stretto giro. Un passaggio, questo, che rappresenta solo l'estrema sintesi e l'epilogo di un incontro voluto per «chiarire come funzionano i rapporti giuridici ed economici fra la Regione e l'Asp1, e fra questa e chi le fornisce i servizi», ha detto Quaresimale. Da mesi i sindacati chiedono che vengano saldati gli arretrati alle 24 dipendenti della Pap. La società ha sempre sostenuto, e ieri è tornata a farlo, di essere in difficoltà per via dei crediti che a sua volta vanta verso la Asp. Quaresimale ha ricordato alcuni nodi centrali della vicenda casa di riposo, a partire dai 12 milioni di debiti ereditati che hanno portato un anno fa al commissariamento. L'Asp1 ha 255 dipendenti, di questi 231 sono di cooperative che erogano servizi e in 24 hanno stipendi arretrati. Cioè quelli della Pap. «La Regione non può pagare i dipendenti di una cooperativa, né può dare finanziamenti all'Asp. Questa viene pagata regolarmente dalla Asl per i 215 posti letto occupati da anziani», ha chiarito Quaresimale, «I fondi che abbiamo erogato alle Asp sono straordinari, sono fondi Covid: 3 milioni in tutto, di cui 1,4 per l'Asp di Teramo. Ora c'è un altro avviso, sempre fondi Covid, da 7 milioni che confidiamo di assegnare in tempi stretti: per l'Asp di Teramo saranno 3,2 milioni. Ma ogni euro va rendicontato e le procedure non sono snelle. Consapevole dei disagi dei lavoratori senza stipendio, mi impegno entro fine mese a reperire centomila euro per saldare gli arretrati». La somma non verrà erogata direttamente ai lavoratori ma all'Asp che a sua volta procederà verso la Pap. Il commissario dell'Asp1 Roberto Canzio ha parlato del piano di risanamento avviato per far fronte al maxi debito, dall'aggiornamento dei costi ai parametri Istat all'indizione di gare per i servizi, mensa compresa, ed ha ribadito come mensilmente vengano pagati i fornitori anche in virtù di un accordo stretto con questi. Non invitati ma presenti, Pap e sindacato hanno incalzato l'assessore e Canzio sul fronte economico: accuse di attuare lo scaricabarile, timori per il futuro, richieste di certezze su fondi e scadenze. Uno scontro che nell'impegno preso da Quaresimale sembra aver trovato una sintesi. Almeno per ora.
Veronica Marcattili