Cavalli e fiori per l'addio a Giovanna

La piccola amava l'equitazione: gli animali in piazza ad attendere la bara
MOSCIANO. In un silenzio irreale la città di Mosciano ha salutato per l'ultima volta la piccola Giovanna Zanni, la bimba di 7 anni uccisa da una miocardite, una infezione al cuore causata da una complicazione dell'influenza. C'era tutto il paese ai funerali di Giovanna, a cominciare dai compagni di scuola e dalle maestre con lo stendardo della scuola listato a lutto che attendevano il feretro sul sagrato della chiesa, stringendo tra le mani margherite bianche.
C'erano i suoi piccoli amici, i parenti, ma soprattutto tanta gente che ha letteralmente riempito la chiesa e la piazza antistante. Un lungo corteo ha poi accompagnato il feretro in chiesa: in testa c'erano i rappresentanti del Corpo sanitario internazionale, corpo paramilitare a cavallo che per volere dei genitori di Giovanna ha partecipato alle esequie: l'equitazione era infatti la grande passione della bimba e in questo modo la mamma e il papà hanno voluto ricordare la loro piccola. E sono stati proprio gli zoccoli dei cavalli sul selciato ad interrompere il silenzio generale quando la salma è giunta in chiesa, accolta poi dal suono delle campane a festa.
Dietro il carro funebre c'erano Francesca, la mamma di Giovanna e Genni, la sorella maggiore: l'una stringeva al petto un cappottino, mentre l'altra teneva a sé la foto della sorellina. Durante la celebrazione i compagni di scuola della bambina, che frequentava la seconda elementare, sono rimasti seduti intorno alla bara, con i loro fiori bianchi, in un ultimo intenso abbraccio. A loro don Ennio Di Giovanni, parroco di Mosciano Sant'Angelo, si è rivolto durante l'omelia, ricordando come la morte sia soltanto un distacco apparente e che l'amore di Dio si manifesta sempre ed in modi diversi. Li ha inoltre esortati a ricordare sempre Giovanna nelle loro preghiere, perché «come tutti gli angeli, anche lei potrà intercedere per loro dal cielo». Prima della fine della messa i compagni di scuola hanno ricordato la loro piccola amica, parlando dei suoi bei capelli, del suo sorriso e dell'allegria che sempre portava tra di loro: immagini che li accompagneranno sempre nel cammino della vita. Infine la professoressa Adriana Sigismondi, vicepreside dell'Istituto comprensivo "G. Cardelli" di Mosciano, ha letto la poesia di Sant'Agostino "Se mi ami non piangere" con cui l'intero istituto ha voluto salutare la piccola Giovanna. All'uscita dalla chiesa sono stati gettati dinanzi alla bara confetti e petali di fiori bianchi, mentre in cielo sono stati fatti volare dei palloncini bianchi: le lacrime delle persone si sono sciolte in un lungo applauso di saluto alla piccola Giovanna.
A portare sulla spalla il feretro c'era Remo, il papà di Giovanna, che sconvolto dal dolore la teneva stretta a sé come a proteggerla in un abbraccio lungo ed intenso.
Una folla muta e commossa ha accompagnato il feretro fino al cimitero di Mosciano Sant'Angelo, dove la salma della bimba è stata tumulata. Insieme alla bara sono stati inseriti nel loculo vari oggetti, tra cui il cappottino che la madre portava con sé al funerale ed i giochi che la bimba avrebbe trovato nella calza della Befana. E, intanto, dopo i risultati dell'autopsia l'inchiesta del pm Stefano Giovagnoni si avvia ad essere chiusa senza nessun indagato. Fino ad ora la famiglia non ha presentato denuncia.
C'erano i suoi piccoli amici, i parenti, ma soprattutto tanta gente che ha letteralmente riempito la chiesa e la piazza antistante. Un lungo corteo ha poi accompagnato il feretro in chiesa: in testa c'erano i rappresentanti del Corpo sanitario internazionale, corpo paramilitare a cavallo che per volere dei genitori di Giovanna ha partecipato alle esequie: l'equitazione era infatti la grande passione della bimba e in questo modo la mamma e il papà hanno voluto ricordare la loro piccola. E sono stati proprio gli zoccoli dei cavalli sul selciato ad interrompere il silenzio generale quando la salma è giunta in chiesa, accolta poi dal suono delle campane a festa.
Dietro il carro funebre c'erano Francesca, la mamma di Giovanna e Genni, la sorella maggiore: l'una stringeva al petto un cappottino, mentre l'altra teneva a sé la foto della sorellina. Durante la celebrazione i compagni di scuola della bambina, che frequentava la seconda elementare, sono rimasti seduti intorno alla bara, con i loro fiori bianchi, in un ultimo intenso abbraccio. A loro don Ennio Di Giovanni, parroco di Mosciano Sant'Angelo, si è rivolto durante l'omelia, ricordando come la morte sia soltanto un distacco apparente e che l'amore di Dio si manifesta sempre ed in modi diversi. Li ha inoltre esortati a ricordare sempre Giovanna nelle loro preghiere, perché «come tutti gli angeli, anche lei potrà intercedere per loro dal cielo». Prima della fine della messa i compagni di scuola hanno ricordato la loro piccola amica, parlando dei suoi bei capelli, del suo sorriso e dell'allegria che sempre portava tra di loro: immagini che li accompagneranno sempre nel cammino della vita. Infine la professoressa Adriana Sigismondi, vicepreside dell'Istituto comprensivo "G. Cardelli" di Mosciano, ha letto la poesia di Sant'Agostino "Se mi ami non piangere" con cui l'intero istituto ha voluto salutare la piccola Giovanna. All'uscita dalla chiesa sono stati gettati dinanzi alla bara confetti e petali di fiori bianchi, mentre in cielo sono stati fatti volare dei palloncini bianchi: le lacrime delle persone si sono sciolte in un lungo applauso di saluto alla piccola Giovanna.
A portare sulla spalla il feretro c'era Remo, il papà di Giovanna, che sconvolto dal dolore la teneva stretta a sé come a proteggerla in un abbraccio lungo ed intenso.
Una folla muta e commossa ha accompagnato il feretro fino al cimitero di Mosciano Sant'Angelo, dove la salma della bimba è stata tumulata. Insieme alla bara sono stati inseriti nel loculo vari oggetti, tra cui il cappottino che la madre portava con sé al funerale ed i giochi che la bimba avrebbe trovato nella calza della Befana. E, intanto, dopo i risultati dell'autopsia l'inchiesta del pm Stefano Giovagnoni si avvia ad essere chiusa senza nessun indagato. Fino ad ora la famiglia non ha presentato denuncia.
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