Centrale turbogas, no definitivo

Due ministeri giudicano il progetto del Comune dannoso per l'ambiente

TERAMO. Diventa definitivo il no alla centrale turbogas. I ministri dell'ambiente Stefania Prestigiacomo e dei beni culturali Giancarlo Galan, con un decreto datato 21 aprile, hanno bocciato il progetto della centrale termoelettrica a ciclo combinato da collocare in contrada Cortellucci, lungo il Vomano. A evidenziare il pronunciamento ministeriale è il Wwf.

Secondo l'associazione, il giudizio negativo sulla compatibilità ambientale mette una pietra tombale sull'intervento. «La decisione dei due ministri è quella che ci aspettavamo», afferma Dante Caserta del Wwf, «è prevalso il buon senso, era evidente come la localizzazione di quest'impianto fosse sbagliata».

Contro il progetto il Wwf aveva presentato osservazioni alla commissione per la valutazione d'impatto ambientale del ministero, sottolineando come l'area scelta si trovasse a ridosso di un sito d'interesse comunitario per la conservazione delle biodiversità. «Ora auspichiamo che il Comune di Teramo e la Regione», osserva Caserta, «vogliano adottare in campo energetico scelte più attente alla tutela del territorio e dell'ambiente».

Il progetto della turbogas era stato concepito dall'amministrazione cittadina guidata da Gianni Chiodi e doveva essere realizzato da una ditta americana. La centrale avrebbe prodotto energia elettrica sfruttando l'acqua del Vomano. Nel piano regolatore era stata modificata la destinazione dell'area, passata da agricola a industriale, che doveva ospitare la turbogas. L'opera, contestata dal centrosinistra e da alcuni comitati civici, da un paio d'anni però non fa più parte dei programmi del Comune.

Nel 2009 il progetto è anche finito in un'inchiesta della procura di Crotone sulla realizzazione di una centrale dello stesso tipo in Calabria. Già in quel periodo c'era stato un primo pronunciamento negativo del ministero dell'Ambiente, che di fatto aveva scoraggiato gli investitori americani.

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