Cgil, Di Dario rieletto segretario: brindisi al suono di Bella ciao

L’uscente nel congresso ha ottenuto 63 voti a favore su 72 «Saranno anni difficili: Teramo ce la può fare ma va aiutata»

ROSETO. Alberto Di Dario alle 17,30 di ieri ha inaugurato il secondo mandato alla guida della Camera del lavoro di Teramo. Il segretario uscente è stato eletto dal comitato direttivo al termine di due giorni di congresso, al “Lido d’Abruzzo” di Roseto a cui hanno partecipato 178 delegate e delegati.

Ieri pomeriggio è stato eletto il nuovo comitato direttivo di 72 componenti (il 42% donne) che poi ha eletto a sua volta Di Dario con 63 voti a favore, 7 contrari e due astenuti (uno è lo stesso candidato). La rielezione del segretario è stata sottolineata da un video con le immagini delle principali manifestazioni di piazza della Cgil, sulla colonna sonora di Bella ciao e di altre canzoni vicine alla tradizione cigiellina.

Di Dario è ovviamente apparso soddisfatto del risultato - a dire il vero ampiamente previsto - e si è concesso un sobrio brindisi con i “compagni”. «Abbiamo portato avanti una campagna congressuale dai primi di gennaio, abbiamo vissuto in mezzo ai lavoratori e raccolto le loro istanze, in un ulteriore momento di contatto con la nostra base», commenta a caldo, «ci sono stati momenti di confronto vivace, che ci ha permesso di capire meglio la condizione dei nostri iscritti». Di Dario è consapevole che «ci aspetta un momento difficile: è in atto una campagna contro il sindacato. Speriamo che le misure che attuerà Renzi siano in grado di rilanciare il lavoro. L’impressione però è che voglia buttare fumo negli occhi parlando male del sindacato, lasciando intendere chissà cosa. Ho l'impressione che le accuse qualunquiste servano a distogliere l'attenzione da altri problemi. Noi abbiamo bilanci pubblici».

A livello locale la situazione non è migliore, anche se per altri motivi. «Saranno quattro anni difficili: ammesso che la ripresa ci sia, dal punto di vista occupazionale non ci saranno effetti tangibili prima di un anno dai segnali di ripartenza. Penso però che Teramo abbia le potenzialità per uscire fuori dalla crisi. La nostra struttura economica è molto dinamica e vivace: speriamo di avere interlocutori più attenti - e penso alle elezioni regionali - al territorio teramano, a cominciare dalla Vibrata. Per quanto ci riguarda scegliamo di andare più sui territori: penso a una nostra riorganizzazione della Cgil, a essere più presenti nelle nostre sedi e a coinvolgere di più i cittadini. Il protocollo Val Vibrata non è stato condiviso con la gente del posto, per questo forse non è decollato, oltre alla lentezza della macchina pubblica che ha impedito di poter rispondere subito a quei territori. Ora con il finanziamento disponibile di 2 milioni, vediamo se possiamo rimetterlo in moto. Qualcosa ai candidati su questo argomento dobbiamo far dire». Di Dario fra le criticità inserisce anche la questione Tercas e la Veco di Martinsicuro. (a.f.)

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