Colleranesco, l’auto pirata ripresa da una telecamera 

Nell’impianto di videosorveglianza di una banca le immagini della macchina Restano gravissime le condizioni dell’anziano falciato da una donna che è fuggita

GIULIANOVA. La certezza che guida il lavoro degli investigatori è in alcune immagini che riprendono una vettura allontanarsi. Serviranno accertamenti mirati su quei fotogrammi, ma è un buon punto di partenza per gli investigatori che ormai da 48 ore lavorano per dare un volto alla donna che domenica mattina era alla guida dell’auto pirata che ha investito un anziano di 89 anni a Colleranesco. Le immagini sono quelle catturate dalle telecamere di una banca della zona e, sembra, anche di un ufficio postale. Ieri le prime sono state visionate dagli agenti della polizia stradale, che hanno rimesso un primo rapporto sul tavolo del pm di turno Stefano Giovagnoni, e che oggi faranno richiesta per averle. Indagini serrate a cui si aggiungono anche alcune testimonianze .
Nel frattempo restano gravissime le condizioni dell’89enne C.P. ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mazzini di Teramo. L’investimento è avvenuto sulla statale 80, tra Villa Volpe e Colleranesco. Secondo la ricostruzione degli agenti della Polstrada l’anziano era da poco uscito di casa per andare a messa quando è stato falciato da un’auto che procedeva verso Giulianova e che non si è fermata. A chiamare i soccorsi sono stati alcuni passanti, con i soccorritori che una volta sul posto hanno trovato l’uomo riverso sul ciglio della strada. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ed è stato immediatamente trasportato in ospedale a Teramo in eliambulanza. L’89enne, che ha riportato diverse fratture e traumi interni, è stato così ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata. Dai primi accertamenti sembra che alla guida dell’auto di fosse una donna di circa 60 anni, che dopo l’impatto con l’uomo avrebbe proseguito lungo la strada. La stessa donna che, secondo alcune testimonianze, si sarebbe fermata a circa 150-200 metri dal luogo dell’incidente per scendere dall’auto e controllare la carrozzeria, forse senza rendersi conto di cosa avesse urtato. (d.p.)
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