Colonnella, crack Bluterma Assolto il banchiere Biasi

30 Giugno 2011

Assolto perchè il fatto non sussiste, così il tribunale di Teramo ha sentenziato sulla vicenda di Paolo Biasi, presidente di Cariverona, azionista di Unicredit, imputato per bancarotta preferenziale nel fallimento della società Bluterma di Colonnella

TERAMO. Assolto perchè il fatto non sussiste, così il tribunale di Teramo ha sentenziato sulla vicenda di Paolo Biasi, presidente di Cariverona, azionista di Unicredit, imputato per bancarotta preferenziale nel fallimento della società Bluterma di Colonnella.

Biasi, definito il ‹‹piccolo Cuccia di Verona››, ha accolto la sentenza con un impercettibile sorriso, ha stretto la mano ai difensori Antonio Franchini di Venezia e Mario Zanotti di Bologna, e si è allontananto velocemente dal tribunale per ripartire alla volta di Verona. Due anni era stata la richiesta del pubblico ministero Laura Colica, assoluzione con formula piena il verdetto letto dal presidente del tribunale Giovanni Spinosa.

Per l'accusa Biasi aveva distratto due milioni e mezzo di euro dalla massa fallimentare attraverso la vendita del capannone della Bluterma a una società a lui stesso collegata, la Biasi spa. Sempre l'accusa sosteneva che in questo modo i creditori privilegiati, fra i quali gli operai della Bluterma, fossero stati danneggiati. La consulenza del professor Luciano D'Amico, incaricato dalla difesa di Biasi, ha invece dimostrato che l'azienda, in quel periodo, non era in stato di insolvenza ma in fase di risanamento.

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