Crac Curti-Di Pietro, assolto a Teramo il commercialista Tancredi

Accusato di concorso in bancarotta nel processo bis per il fallimento milionario, Carmine Tancredi è stato assolto dal giudice per non aver commesso il fatto
TERAMO. Era finito a processo con l'accusa di concorso in bancarotta nella sua veste di consulente degli imprenditori teramani Guido Curti e Maurizio Di Pietro, coinvolti in un crac milionario: Carmine Tancredi, commercialista teramano, socio di studio dell'ex governatore Gianni Chiodi (del tutto estraneo alla vicenda) è stato assolto per non aver commesso il fatto. Per lui il pm Irene Scordamaglia aveva chiesto una condanna a tre anni.
La sentenza è stata pronunciata nel tardo pomeriggio dai giudici del tribunale (presidente Franco Tetto, a latere Sergio Umbriano e Enrico Pompei) al termine di una lunga camera di consiglio iniziata intorno alle 11 e finita alle 18.30 Tancredi era imputato nel cosiddetto processo bis per il crac Curti-Di Pietro insieme ad altri sette nomi.
Tra questi gli stessi Curti e Di Pietro, già condannati in primo grado a sei anni per concorso in bancarotta. In questo nuovo procedimento Curti e Di Pietro sono stati condannati a quattro anni ciascuno per alcuni episodi di condotte di bancarotta distrattiva.