Dall’università cinese di Zhengzhou 500 mascherine all’ateneo teramano

In piena emergenza coronavirus sono tante le iniziative di solidarietà che si susseguono da parte di pubblico e privato. E tante sono anche quelle che arrivano dalla Cina. Tra queste quelle della...

In piena emergenza coronavirus sono tante le iniziative di solidarietà che si susseguono da parte di pubblico e privato. E tante sono anche quelle che arrivano dalla Cina. Tra queste quelle della Henan Agricultural University di Zhengzhou, che ha deciso di donare all'Università di Teramo 500 mascherine chirurgiche. Mascherine che l'ateneo, come stabilito dal rettore Dino Mastrocola e dalle delegata all'internazionalizzazione Paola Pittia, condividerà a sua volta con i bisognosi e le organizzazioni della città maggiormente impegnate nella salvaguardia della salute di tutti i cittadini. Ad annunciarlo è lo stessa università teramana, che evidenzia come dall’inizio dello stato di emergenza nazionale a causa della pandemia Covid-19 siano stati numerosi i messaggi di conforto e sostegno ricevuti da parte di atenei e istituti di ricerca internazionali con i quali sono in corso accordi di cooperazione nella ricerca e nella didattica. Atenei come appunto la Henan Agricultural University di Zhengzhou in Cina, con la quale l'Università di Teramo ha siglato un accordo di cooperazione internazionale lo scorso settembre.
Tra le varie iniziative di solidarietà c'è poi quella promossa dal coordinamento dei comitati di quartiere, presieduto da Domenico Bucciarelli, che ha annunciato la propria disponibilità, in raccordo con il Coc, ad aiutare altri volontari nella distribuzione di pasti gratis a domicilio per le famiglie meno abbienti.
Sempre per andare incontro alle difficoltà delle famiglie, con l'emergenza coronavirus che rischia di trasformarsi in un'emergenza socio-economica, l'associazione Assista Onlus, che opera nel settore del microcredito, ha annunciato la decisione di sospendere temporaneamente le rate di restituzione dei microcrediti in scadenza per coloro che hanno beneficiato di tali operazioni. "Il consiglio direttivo della nostra associazione" scrive il presidente Eugenio La Rosa, "ha preso questa decisione nello spirito dei propri principi statutari di solidarietà, prendendo atto della congiuntura che il paese sta attraversando». (a.m.)