Dall’università di Camerino studio sull’Ente porto
GIULIANOVA. Rappresentare la storia della marineria giuliese parlando di pesca sostenibile, filiera corta e tracciata e sicurezza alimentare. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca proposto...
GIULIANOVA. Rappresentare la storia della marineria giuliese parlando di pesca sostenibile, filiera corta e tracciata e sicurezza alimentare. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca proposto dall’università di Camerino, tramite il docente Alberto Felici, in collaborazione con Flag Costa Blu, all’Ente porto di Giulianova. Nei giorni scorsi alcuni studenti dell’ateneo marchigiano, accompagnati da Felici, hanno visitato i locali dell’Ente porto, dove sono stati accolti dal presidente Fabrizio Ferrante e dal direttore Fabio Di Serafino, e il mercato ittico con il presidente Nino Bertoni e e il direttore Gino Gervasini.
«Siamo soddisfatti», commenta Ferrante, «perché secondo Felici il porto di Giulianova sarebbe un esempio da seguire per la pulizia dei luoghi e l’ordine. Noi come Ente porto forniremo le immagini scattate con il drone e foto storiche, il progetto poi si articolerà in due momenti. Il primo consiste negli studi nutrizionali del prodotto ittico, dopodiché ci sarà la fase formativa del personale in merito alla comunicazione dei valori nutrizionali agli acquirenti». Insieme a Felici c’era anche Fabio Graziosi, rappresentante del centro regionale di informazione delle Nazioni Unite per l’Europa occidentale. «La sua presenza qui è stata significativa», continua Ferrante, «perché l’obiettivo è quello di veicolare le immagini di attività di pesca in tutta Europa. Il nostro obiettivo è quello di organizzare delle giornate formative a maggio e settembre dell’anno prossimo. È davvero un bel progetto che dà ancora più lustro al nostro porto e al mercato ittico».
Luca Venanzi
«Siamo soddisfatti», commenta Ferrante, «perché secondo Felici il porto di Giulianova sarebbe un esempio da seguire per la pulizia dei luoghi e l’ordine. Noi come Ente porto forniremo le immagini scattate con il drone e foto storiche, il progetto poi si articolerà in due momenti. Il primo consiste negli studi nutrizionali del prodotto ittico, dopodiché ci sarà la fase formativa del personale in merito alla comunicazione dei valori nutrizionali agli acquirenti». Insieme a Felici c’era anche Fabio Graziosi, rappresentante del centro regionale di informazione delle Nazioni Unite per l’Europa occidentale. «La sua presenza qui è stata significativa», continua Ferrante, «perché l’obiettivo è quello di veicolare le immagini di attività di pesca in tutta Europa. Il nostro obiettivo è quello di organizzare delle giornate formative a maggio e settembre dell’anno prossimo. È davvero un bel progetto che dà ancora più lustro al nostro porto e al mercato ittico».
Luca Venanzi