Derby, la sala biliardo riapre dopo 14 anni di stop. Schillaci: «Un’emozione»

11 Ottobre 2025

Teramo, lo storico locale di via della Verdura, nel centro città, è nato nel 1949 e ha visto susseguirsi diverse gestioni ospitando tante generazioni di giovani

TERAMO. Un nastro che si riavvolge, una storia che riparte da dove si era interrotta. Il Derby ha riaperto le porte, ha riacceso le sue luci sui tavoli da biliardo che hanno segnato più di un’epoca in città. A far rivivere lo storico locale di via della Verdura, nel cuore di Teramo a due passi dal duomo, è Marcello Schillaci. Ristoratore e imprenditore che tra il 1999 e il 2011 aveva gestito, essendone titolare, la sala biliardo. Poi uno stop forzato, lunghissimo, dovuto a problemi burocratici che solo di recente si sono del tutto risolti. E così Schillaci è tornato alla carica, rilanciando uno spazio che è tra i più antichi di Teramo, dando seguito ad un sogno che non ha mai smesso di cullare: «Non è solo un locale, questo è un pezzo della storia della città: venne aperto nel 1949 e da allora si sono susseguite diverse gestioni, fino alla mia che dopo l’interruzione del 2011 ora è ripartita. Con piccoli cambiamenti ma con la stessa anima che ha sempre caratterizzato il Derby: essere luogo di ritrovo, aggregazione, sane amicizie e soprattutto dove coltivare la passione per il biliardo», spiega Schillaci che lo scorso 4 ottobre ha ufficialmente riaperto le porte del locale con un’inaugurazione che ha visto tantissime presenze. Una vera festa con rappresentanti delle istituzioni, politici, imprenditori, professionisti ma, soprattutto, con i clienti del Derby di un tempo lontano che, oggi, sembra meno lontano. Le novità apportate riguardano soprattutto gli arredi, che sono stati rinnovati ma nel segno della storia del locale; la tipologia di attività, che ora è un circolo; e la presenza di una cucina per la ristorazione: «Essere circolo ci permette di gestire meglio la clientela e siamo felici di proporre anche panini e birre di qualità. Ci emoziona accogliere clienti che venivano a giocare a biliardo da ragazzini e oggi tornano con figli al seguito», dice Schillaci, «Qui del resto sono passate storie di vita di ogni genere, sono nati amori e amicizie ed anche qualche campione di biliardo che al Derby ha preso in mano la sua prima stecca qualche anno fa».