Discarica di Atri, il Wwf attacca: «La Regione dica cosa vuole fare» 

L’associazione contesta la proroga di 90 giorni concessi al consorzio per presentare le controdeduzioni Ambientalisti decisi a chiedere un incontro urgente con il governatore Marsilio e l’assessore Campitelli

ATRI. Dopo la proroga di 90 giorni concessa al consorzio “Piomba-Fino” per integrare le proprie controdeduzioni a fronte del rigetto del progetto di ampliamento della discarica di Santa Lucia, il Wwf chiede alla Regione di chiarire una volta per tutte la propria posizione in merito all’ampliamento e alla bonifica dei vecchi invasi. E lo fa con una nota in cui annuncia la volontà di chiedere al presidente Marco Marsilio e all’assessore regionale all’ambiente Nicola Campitelli un apposito incontro di cui discutere di questa e altre questioni collegate.
«Esprimiamo tutto il nostro sconcerto per come la Regione sta gestendo la conclusione del procedimento sulla valutazione di impatto ambientale del progetto di ampliamento della discarica Santa Lucia di Atri», scrive il Wwf, «dopo il pronunciamento negativo del comitato Via della Regione Abruzzo, la vicenda sembrava finalmente conclusa, ma evidentemente non è così perché sono stati concessi ulteriori 90 giorni di proroga al consorzio Piomba-Fino per presentare proprie controdeduzioni alle motivazioni del rigetto». Nella nota il Wwf ripercorre tutte la vicenda, sottolineando come in base alle disposizioni normative il consorzio avrebbe dovuto presentare le proprie controdeduzioni entro dieci giorni dalla notifica del rigetto da parte del comitato Via, avvenuto il 30 settembre. «Il Consorzio Piomba-Fino, non solo ha fatto decorrere il termine dei dieci giorni, non presentando controdeduzioni, ma il giorno 11 ottobre ha chiesto una proroga di 45 giorni che poi ha reiterato il 22 ottobre chiedendo ulteriori 45 giorni», continua l’associazione ambientalista, «quindi ha chiesto complessivamente 90 giorni che la Regione Abruzzo, che in realtà già l’11 ottobre avrebbe dovuto concludere in maniera negativa il procedimento, inspiegabilmente ha concesso, rinviando la decisione a fine gennaio 2020». Da qui la decisione di chiedere un incontro a Marsilio e Campitelli, «da svolgere insieme al Comune di Atri, comitato di cittadini e riserva dei Calanchi per conoscere le reali volontà della Regione rispetto all’ampliamento, alla bonifica dei due vecchi invasi, che continuano a costituire una “bomba ecologica” per il territorio e per i cittadini, e alla costituzione dell’Agir».
Intanto è slittata a data da destinarsi l’incontro fissato per oggi tra Regione e Comune di Atri proprio per discutere delle motivazioni che hanno portato gli uffici regionali a concedere la proroga di 90 giorni al consorzio Piomba- Fino. Ieri l’assessore all’ambiente della città ducale Mimma Centorame ha detto: «È stato tutto rimandato perché c’è l’emergenza maltempo da discutere. Certo è che non lasceremo che il tempo passi senza aver capito le motivazioni di un prolungarsi così eccessivo dei tempi».
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