Emergenza casa, ora il Comune cerca alloggi in alberghi e b&b per i bisognosi

Parte un avviso pubblico destinato ai titolari delle strutture ricettive del territorio: scade il 30 giugno, l’obiettivo è creare un elenco di posti letto dove far alloggiare persone in condizione di povertà
TERAMO. L'emergenza abitativa negli ultimi anni si è acuita in città e il Comune prova a rispondere alle nuove esigenze delle fasce più deboli con un avviso pubblico che mira a creare un elenco di strutture disponibili ad accogliere persone in difficoltà. La manifestazione d'interesse, pubblicata sul sito dell'ente nei giorni scorsi, va presentata entro il prossimo 30 giugno e si rivolge a titolari di alberghi, bed & breakfast, affittacamere e pensioni che vogliano avviare una collaborazione con il Comune ed entrare così in una rete di accoglienza pubblica gestita con l'ausilio del terzo settore e dei servizi sociali.
Data la disponibilità, verrà creato un elenco di posti letto dove far alloggiare, a spese del Comune, persone che si trovano in condizione di povertà estrema o marginalità sociale. I destinatari degli alloggi nelle strutture ricettive aderenti all'iniziativa saranno coloro che beneficiano dell’assegno di inclusione o che si trovano in situazione economiche difficili (in particolare con Isee non superiore a 10.150,00 euro) e siano presi in carico dal servizio sociale, nonché i soggetti in grave marginalità sociale o senza fissa dimora. All'avviso dell'ente possono rispondere anche strutture che si trovano al di fuori del territorio comunale e nella documentazione da presentare via Pec dovranno essere indicate tutte le caratteristiche dell'alloggio (ampiezza, servizi inclusi, costo).
«Al momento abbiamo solo una struttura che viene gestita dalla Caritas, ma i fondi che abbiamo ci permettono di prendere in considerazione più strutture, alberghiere e non solo, in modo da fronteggiare l’emergenza abitativa che tende purtroppo ad aumentare nella nostra città» spiega la vice sindaca e assessora al sociale del Comune di Teramo, Stefania Di Padova, che confida in una buona risposta da parte delle strutture del territorio al fine di creare una rete e mettere a sistema più operatori che «potranno così far parte di un modello certo e riconoscibile non solo dal punto di vista economico ma anche alla luce di un supporto che solo l’ambito sociale può dare».
L'avviso si inserisce in un quadro di interventi per il contrasto alla povertà che il Comune sta portando avanti da alcuni mesi e che includono la creazione di alloggi condivisi a Colleatterrato, nella costruzione della cosiddetta stazione di posta a Villa Pavone e nella prossima attivazione di un'unità di strada costituita da volontari, deputata a dare soccorso con beni di prima necessità a chi vive in strada.
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