Ambulanze e personale della Asl di Teramo (foto di Luciano Adriani)

CORONAVIRUS

Esplode il caso dell'ospedale di Teramo: contagiati in 40 tra medici, infermieri e operatori

I positivi in sei reparti, il personale è già in isolamento. Il sindaco D'Alberto: "Occorre una gestione commissariale dell'emergenza, il Mazzini va blindato e sanificato, tamponi a tutti"

TERAMO. Sale a 40, tra medici, infermieri e operatori sanitari, il numero dei casi positivi nel personale dell'ospedale Mazzini di Teramo. È quanto emerge dai dati resi noti dalla stessa Asl, che ha comunicato come ad oggi, giovedì 26 in  marzo, siano risultati positivi al Covid-19: 14 infermieri e 2 medici in servizio in Oncologia, 14 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 2 medici reparto di Medicina, 3 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 1 medico di Chirurgia toracica, 1 medico di Diabetologia, 1 medico di Anatomia patologica e 1 infermiere e 1 medico di Cardiologia/Utic/Emodinamica. Personale che, come spiega la Asl in una nota, è già in isolamento domiciliare, preso in carico dal medico competente che ha attivato la sorveglianza sanitaria. «Domani può esserci un aggiornamento - si legge nella nota dell'azienda sanitaria - poiché la Asl è in attesa di ulteriori referti».

Per il sindaco Gianguido D'Alberto serve una gestione commissariale dell'emergenza a fronte dei contagi Covid-19 avvenuti nel personale medico e infermieristico: «L'ospedale Mazzini deve essere sanificato e blindato, le notizie che arrivano in queste ore dai bollettini giornalieri della Asl e dai risultati dei tamponi che, dopo le innumerevoli richieste, si stanno effettuando in forma spinta al personale sanitario e ai pazienti ospedalieri, confermano la nostra più grande preoccupazione», scrive il primo cittadino secondo cui «l'ospedale Mazzini e gli altri presidi ospedalieri stanno diventando i punti di principale concentrazione di casi positivi che crescono in maniera esponenziale e in modo gravemente diffuso». Una situazione a fronte della quale è assolutamente necessaria «una programmazione sanitaria emergenziale immediata».

«Oggi abbiamo formalmente chiesto ai vertici Asl i puntuali riscontri su personale e pazienti - continua D'Alberto - Non è ammissibile continuare ad affrontare una situazione straordinaria nelle forme di una gestione ordinaria, esponendo sanitari e pazienti a un rischio non concepibile, puntando solo sulla responsabilità e abnegazione di tutti questi professionisti».

Per il sindaco, dunque, in una situazione in cui «è in gioco la tenuta del sevizio sanitario dell'intera provincia», va preservata «la vocazione multispecialistica dell'ospedale Mazzini di Teramo, quale presidio di riferimento Hub a garanzia delle patologie maggiori, urgenti o emergenti, che si verificano in questa fase per la pandemia in corso, e pertanto a tutela assoluta e generale della salute dei pazienti covid e no-covid nell'ambito del territorio provinciale». Da qui la necessità che l'ospedale venga «sanificato e blindato» e che siano effettuati tamponi a tutto il personale. Il sindaco, infine, torna a chiedere che venga considerata urgentemente «la nomina di una struttura commissariale straordinaria per l'emergenza sanitaria che coadiuvi la direzione generale».