Ex manicomio di porta Melatina, parte il recupero

La struttura ospiterà gli uffici di Comune e Provincia, un hotel e alloggi per studenti. Servono 31 milioni, nasce un fondo d’investimento. Gli enti mettono sul piatto i propri immobili
TERAMO. Gli uffici di Comune e Provincia saranno trasferiti nell'ex manicomio, accanto a un albergo e a residenze per studenti. Il complesso edilizio di quasi 20mila metri quadri che domina una parte del centro storico avrà una prevalente destinazione pubblica. È la scelta collegata all'attivazione di Jessica, uno strumento finanziario predisposto dalla Commissione europea. Jessica, attraverso la Regione, permetterà di reperire i fondi necessari al recupero dell'ex ospedale psichiatrico. A guidare la cordata di enti, banche e privati che parteciperanno al progetto è il Comune.
L'amministrazione cittadina ha stilato il programma destinato nel giro di un anno a mettere insieme le risorse necessarie e ad avviare i primi lavori. «Tra due settimane otterremo la validazione della proposta da parte della Banca europea d'investimenti», annuncia il sindaco Maurizio Brucchi. Sarà compiuto così il primo passo verso il riutilizzo dell'enorme complesso che si estende ai due lati di porta Melatina.
I SOLDI. Per la riqualificazione dell'ex manicomio servono circa 31 milioni di euro da reperire tramite Jessica. Il Comune metterà nel fondo d'investimento uno stanziamento iniziale di 9,5 milioni ottenuti dall'Europa per il Pisu, piano integrato di sviluppo urbano sostenibile, nel quale il recupero dell'ex psichiatrico è stato inserito insieme ad altri interventi. «Avremmo potuto investire questa somma nella realizzazione diretta di una o più opere», spiega Brucchi con l'assessore all'urbanistica Corrado Robimarga, «ma grazie a Jessica attiveremo un moltiplicatore finanziario che non si esaurirà con l'intervento sull'ex manicomio».
GLI IMMOBILI. Nel fondo d'investimento il Comune inserirà anche il mercato coperto, l'edificio di via della Banca e gli uffici che affacciano su piazza Martiri, per un valore complessivo stimato in poco oltre otto milioni di euro. «Non si tratta di una svendita», chiarisce il sindaco, «ma di un modo per valorizzare e far rendere il nostro patrimonio». La Provincia parteciperà all'operazione destinando al fondo le proprie sedi di via Milli, via Capuani, piazza Garibaldi, via Trento e Trieste e il Palazzo della sanità in piazza Martiri Pennesi, per un valore complessivo che supera i 17 milioni di euro. L'operazione, messa a punto dal dirigente all'urbanistica Stefano Mariotti, prevede inoltre che la Asl destini al fondo l'ex manicomio, di sua proprietà, in modo da evitare l'esborso per l'acquisto del complesso, stimato 10-14 milioni di euro.
I PRIVATI. Agli investimenti di parte pubblica si aggiungeranno quelli privati, che verranno selezionati tramite un bando pubblicato nei primi tre mesi dell'anno prossimo. La fondazione Tercas avrebbe già manifestato il proprio interesse a partecipare al recupero della chiesa e dell'ex convento del'400 che fanno parte del complesso. Il coinvolgimento dell'università consentirà di realizzare una residenza per studenti di circa 1.300 metri quadri, che si affiancherà agli uffici comunali e provinciali a cui saranno destinati oltre 6mila metri quadri. Prevista anche la realizzazione di un albergo di 4mila metri quadri. Una piccola porzione, circa 500 metri, sarà residenziale, mentre 1.600 metri saranno utilizzati per uffici privati. La parte restante avrà destinazione mista: pubblica, commerciale e residenziale.
L'amministrazione cittadina ha stilato il programma destinato nel giro di un anno a mettere insieme le risorse necessarie e ad avviare i primi lavori. «Tra due settimane otterremo la validazione della proposta da parte della Banca europea d'investimenti», annuncia il sindaco Maurizio Brucchi. Sarà compiuto così il primo passo verso il riutilizzo dell'enorme complesso che si estende ai due lati di porta Melatina.
I SOLDI. Per la riqualificazione dell'ex manicomio servono circa 31 milioni di euro da reperire tramite Jessica. Il Comune metterà nel fondo d'investimento uno stanziamento iniziale di 9,5 milioni ottenuti dall'Europa per il Pisu, piano integrato di sviluppo urbano sostenibile, nel quale il recupero dell'ex psichiatrico è stato inserito insieme ad altri interventi. «Avremmo potuto investire questa somma nella realizzazione diretta di una o più opere», spiega Brucchi con l'assessore all'urbanistica Corrado Robimarga, «ma grazie a Jessica attiveremo un moltiplicatore finanziario che non si esaurirà con l'intervento sull'ex manicomio».
GLI IMMOBILI. Nel fondo d'investimento il Comune inserirà anche il mercato coperto, l'edificio di via della Banca e gli uffici che affacciano su piazza Martiri, per un valore complessivo stimato in poco oltre otto milioni di euro. «Non si tratta di una svendita», chiarisce il sindaco, «ma di un modo per valorizzare e far rendere il nostro patrimonio». La Provincia parteciperà all'operazione destinando al fondo le proprie sedi di via Milli, via Capuani, piazza Garibaldi, via Trento e Trieste e il Palazzo della sanità in piazza Martiri Pennesi, per un valore complessivo che supera i 17 milioni di euro. L'operazione, messa a punto dal dirigente all'urbanistica Stefano Mariotti, prevede inoltre che la Asl destini al fondo l'ex manicomio, di sua proprietà, in modo da evitare l'esborso per l'acquisto del complesso, stimato 10-14 milioni di euro.
I PRIVATI. Agli investimenti di parte pubblica si aggiungeranno quelli privati, che verranno selezionati tramite un bando pubblicato nei primi tre mesi dell'anno prossimo. La fondazione Tercas avrebbe già manifestato il proprio interesse a partecipare al recupero della chiesa e dell'ex convento del'400 che fanno parte del complesso. Il coinvolgimento dell'università consentirà di realizzare una residenza per studenti di circa 1.300 metri quadri, che si affiancherà agli uffici comunali e provinciali a cui saranno destinati oltre 6mila metri quadri. Prevista anche la realizzazione di un albergo di 4mila metri quadri. Una piccola porzione, circa 500 metri, sarà residenziale, mentre 1.600 metri saranno utilizzati per uffici privati. La parte restante avrà destinazione mista: pubblica, commerciale e residenziale.
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