Fa sparire l’esito di un alcoltest: carabiniere condannato a 9 mesi

L’uomo, all’epoca in servizio a San Nicolò, è accusato di soppressione di atti e falso in atto pubblico. L’inchiesta partita dalla segnalazione della stessa Arma dopo controlli su un incidente
TERAMO. È accusato di aver soppresso l’esito di un alcoltest (risultato positivo) fatto a un automobilista coinvolto in un incidente stradale e di aver annotato sul foglio di servizio che l’esame era negativo: per questo un carabiniere, all’epoca dei fatti in servizio a San Nicolò, è stato condannato a nove mesi. La sentenza nei confronti del brigadiere Raffaele Loiacono, 59 anni, è stata emessa dal giudice monocratico Emanuele Ursini al termine del processo di primo grado. La pm Silvia Scamurra, pubblica accusa in udienza e titolare del fascicolo, aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi. I reati contestati sono la soppressione di atti e il falso in atto pubblico. L’inchiesta era scattata dopo una segnalazione fatta dall’Arma. I fatti risalgono al 2022.
In quell’occasione il militare era intervenuto, con un collega, per fare i rilievi di un incidente con un automobilista finito fuoristrada senza il coinvolgimento di altri mezzi. Secondo l’accusa, l’automobilista dopo aver chiamato un carroattrezzi privato con cui la vettura era stata riportata nella propria abitazione con lui a bordo, dopo venti minuti sarebbe stato sottoposto all’esame dell’alcoltest risultato con esito positivo. Successivamente il militare, sempre secondo l’accusa della Procura, avrebbe distrutto le certificazioni attestanti l’esito positivo delle prove con l’etilometro e sul foglio di servizio avrebbe attestato falsamente l’esito negativo del controllo.
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