Un momento della celebrazione della festa della polizia a Teramo

LA RICORRENZA

Festa della polizia: "Sempre vicini alla gente soprattutto nell'anno del Covid" / FOTOGALLERY

Oggi si celebrano i 169 anni dalla fondazione. Nessuna cerimonia per evitare assembramenti. A Teramo, Pescara e Chieti deposte le corone d'alloro

PESCARA. Oggi, sabato 10 aprile, ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. “Esserci sempre” è il motto scelto per celebrare la ricorrenza nell'anno della pandemia, proprio per sottolineare come la polizia di Stato sia sempre presente soprattutto durante l’emergenza sanitaria.
Sulle strade, nelle aree urbane, nei comuni delle zone rosse per essere vicini alla gente, prevenire comportamenti scorretti e sanzionare quei cittadini che non rispettano le regole, mettendo in pericolo la propria salute e quella degli altri. 

TERAMO. In mancanza di iniziative istituzionali per evitare assembramenti e percolose occasioni di contagio, a Teramo l'unico momento per celebrare la ricorrenza è la deposizione di una corona d’alloro alla stele in questura che ricorda il sacrificio di Settimio Passamonti e commemora anche quello di tutti gli appartenenti alla polizia di Stato deceduti in servizio. Presenti il prefetto Angelo de Prisco e il presidente della sezione Anps, con la benedizione del vescovo e una piccola rappresentanza dei vari uffici della polizia operanti in provincia di Teramo.

PESCARA. Anche a Pescara, per il secondo anno consecutivo, l’anniversario della fondazione della polizia di Stato che prima veniva organizzata in luoghi pubblici per essere più vicini alla comunità, è stato celebrato “a porte chiuse” con la sola deposizione della corona al sacrario della questura, per commemorare tutti i caduti che hanno sacrificato la propria vita per salvaguardare la sicurezza dei cittadini. 
La cerimonia si è svolta questa mattina alle 9,30. Il questore Luigi Liguori ha accolto il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, l’arcivescovo della diocesi di Pescara-Penne Monsignor Valentinetti, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Edoardo Gambardella e il comandante provinciale della Guardia di finanza Vincenzo Grisorio. Dopo la benedizione e la deposizione della corona, il suono dell’inno del silenzio ha rimandato al sacrificio dei defunti della polizia di Stato e di tutti coloro che, colpiti dal virus, hanno perso la vita in quest’ultimo anno. Il questore Liguori ha voluto ringraziare  alcuni cittadini conferendo loro l’attribuzione di “cittadino virtuoso”, in segno di gratitudine e di apprezzamento per il contributo apportato nel segnalare tempestivamente al 113 alcuni reati che si stavano perpetrando, fornendo indicazioni preziose che hanno permesso di individuare e arrestare i presunti autori. La pergamena è stata consegnata loro sotto casa o davanti ai luoghi di lavoro.

CHIETI. A Chieti la cerimonia si è tenuta nel piazzale della caserma Spinucci, nel rispetto del normativa per il contenimento del contagio. Il questore della provincia di Chieti, Annino Gargano, ha deposto la corona d’alloro al cippo dedicato ai caduti, alla presenza del prefetto Armando Forgione e di una ristretta rappresentanza del personale della questura e delle specialità della polizia di Stato che operano nella provincia teatina. Con una breve preghiera sono state ricordate le donne e gli uomini che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere e che l’hanno persa nell'ultimo anno a causa del Covid.

L'AQUILA. Anche all’Aquila, per il secondo anno consecutivo, la ricorrenza è stata celebrata con la deposizione da parte del questore, Gennaro Capoluongo, e del prefetto, Cinzia Torraco, di  una corona di alloro al monumento ai caduti, posizionato nel piazzale antistante la questura.
Alla cerimonia hanno partecipato il dirigente del Compartimento della polizia stradale per l’Abruzzo e Molise, Paolo Fassari, una rappresentanza dell’associazione nazionale polizia di Stato e il cappellano della polizia, Don Carmelo Pagano Le Rose che ha ricordato i caduti con un breve momento di preghiera.