TERAMO

Focolaio Covid all'Amadori, scatta l'allarme Asl. Stabilimento chiuso

Nove contagi già scoperti nell'azienda di Controguerra, tamponi domani su tutti i dipendenti. Due turisti di Roseto positivi in Veneto ricoverati al Mazzini

TERAMO. Sono risultati positivi al Covid-19 nove dipendenti dello stabilimento Amadori di Controguerra (Teramo) e due turisti a Roseto degli Abruzzi (Teramo). A darne notizia è la Asl di Teramo. Dopo aver accertato la positività al Covid-19 di una dipendente della Amadori, residente a Martinsicuro, l'azienda sanitaria ha deciso di sottoporre a tampone altri 47 dipendenti che facevano parte dello stesso turno della lavoratrice che, da tre giorni, è comunque in isolamento nella sua abitazione.

Questa mattina, i risultati hanno confermato la positività di ulteriori ott persone di quel turno lavorativo. Inoltre, anche 3 dei contatti stretti familiari della donna di Martinsicuro sono risultati positivi, facendo salire a undici i casi complessivi, tutti riferiti al contagio rivelatosi per primo.

Per escludere ulteriori contagi, l'Asl sottoporrà domani a tampone tutti i dipendenti dello stabilimento Amadori di Controguerra e ha messo in atto tutte le procedure di isolamento e controllo delle persone risultate positive. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, considerata l’urgenza, resterà aperto anche domenica per poter eseguire le analisi.

A fronte di questo primo screening, l'azienda ha deciso di «chiudere precauzionalmente sin da oggi l'intero stabilimento fino al completamento dei test sull'intera popolazione di dipendenti e collaboratori. Il sito produttivo è stato sottoposto a sanificazione straordinaria: questo tipo di intervento è una prassi sin dall'avvio dell'emergenza Covid, e viene effettuato alla fine di ogni giornata di lavoro, in tutti gli stabilimenti appartenenti alla filiera Amadori. La chiusura preventiva del sito di Controguerra è una conferma dell'atteggiamento di massima cautela e dello spirito di estrema attenzione dimostrata dall'azienda in questi mesi nei confronti della salute e della sicurezza dei propri lavoratori. Ne è conferma come, su quasi 2000 test effettuati nelle scorse settimane sui dipendenti di Avi.Coop in Emilia Romagna, siano stati riscontrati solo due positività, senza sintomi. Il servizio sanitario dell'Emilia Romagna inoltre, a seguito di verifiche epidemiologiche effettuate, ha certificato che il contagio di questi due casi si è verificato all'esterno dell'azienda. Sin dall'inizio dell'emergenza Avi.coop ha adottato tutti i protocolli utili a garantire la salute dei lavoratori e assicurare la prosecuzione della produzione in piena sicurezza. L'azienda si augura che lo screening in atto sui dipendenti confermi la buona salute dei suoi collaboratori e che l'attività possa riprendere al più presto in completa sicurezza»

TURISTI VENETI IN ABRUZZO. Un’altra notizia di contagio arriva da Roseto degli Abruzzi, dove due turisti provenienti dal Veneto che avevano eseguito un tampone nella loro regione, ma poi erano partiti senza attendere il risultato, hanno purtroppo ricevuto comunicazione di positività al virus. Al momento, sono stati trasportati nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Teramo per essere visitati e, accertate le loro condizioni di salute, saranno trasferiti alla Rsa di Giulianova, già allestita da tempo per ospitare questa tipologia di pazienti. Anche in questo caso, si sta stanno lavorando alacremente per tracciare i contatti e disporre tutti i controlli necessari.

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