Folla e silenzio per l’addio alla mamma 

Più di cinquecento persone ai funerali della donna travolta e uccisa dall’auto guidata dalla figlia quattordicenne

GIULIANOVA. «Buon viaggio amica mia». Sono le parole che hanno concluso il funerale della madre di 40 anni investita e uccisa la settimana scorsa dalla macchina guidata dalla figlia 14enne la settimana scorsa, che si è svolto ieri mattina nella chiesa di San Pietro a Giulianova Lido. Più di 500 persone hanno voluto dare l’addio alla donna, stringendosi intorno alle sue due figlie e al marito, ancora increduli di aver perso una mamma e una moglie troppo giovane, nel pieno della sua vita. C’erano davvero tutti, dalle sue amiche ai compagni di scuola delle due figlie, ai colleghi di lavoro. Davvero commovente il ricordo di una sua intima amica e collega: «Grazie per l’amica che sei stata, umile, semplice e riservata. Non hai mai preteso nulla in cambio. Sei stata sempre all’ultimo posto, mai al primo. Ti preoccupavi sempre, sempre avevi una parola per me nonostante non stessi passando il periodo migliore della tua vita. Ti ringrazio perché il tuo sorriso, i tuoi abbracci sono stati l’ultimo ricordo che ho di te e che custodisco dentro». E poi un pensiero, per le figlie e per i colleghi di lavoro: «Ti ringrazio perché come collega sei stata un esempio enorme, un esempio per tutte le persone che hanno lavorato con te», ha continuato l’amica. «Così piccola, minuta, così fragile, ma così forte, così determinata. Voglio dire alle due figlie che è stata una madre stupenda, ha dedicato la sua vita per voi, e parlava sempre e solo di voi».
All’ingresso in chiesa un silenzio commosso ha accompagnato la bara, coperta con tanti fiori colorati per ricordare la voglia di vivere e il sorriso della donna, vittima di una tragica fatalità, come suo fratello, morto a Chieti due anni fa in un incidente stradale, investito da un’auto guidata da un uomo risultato poi ubriaco. L’ultimo elemento emerso nel corso dell’interrogatorio della ragazzina, alla presenza del suo legale Marcello Cartone e di una psicologa (così come si prevede sempre in caso di minori), è che la madre fosse al telefono e che quindi non si sia accorta dell’improvviso arrivo in retromarcia dell’auto, uscita dal cortile dell’abitazione della vittima. La procura, dunque, ha fatto sequestrare il cellulare della donna. Inoltre nell’ambito dell’indagine, aperta dal sostituto procuratore Lorenzo Maria Destro della Procura dei minori, i carabinieri, oltre al telefonino della vittima, hanno sequestrato anche le scarpe indossate al momento del fatto dalla figlia 14enne, che è indagata per omicidio stradale colposo.
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