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17 Dicembre 2013

Traffico regolare: sul Vibrata e sul Tronto non sono stati distribuiti volantini I manifestanti dei presidi impegnati a organizzare la trasferta di domani

MARTINSICURO. Ieri summit nel presidio del “9 dicembre” in Vibrata per pianificare la trasferta per Roma di domani. Circa una sessantina gli iscritti alla trasferta romana fino alla serata di ieri. Il coordinamento del gruppo ha deciso il trasferimento con macchine furgoni e treno senza affittare i pullman. Dalle notizie che arrivano dal presidio di San Benedetto, sembra invece che lì stiano organizzando il viaggio con i pullman. Ieri traffico regolare nelle vicinanze dei due presidi sul Tronto e sul Vibrata, dove i manifestanti non hanno distribuito i volantini e, quindi, il traffico non ha subito rallentamenti.

Nei presidi sono rimaste poche persone con le classiche bandiere tricolori e gli striscioni ancora appesi con lo scopo di sensibilizzare i passanti e convincerli a seguirli a Roma per la manifestazione di domani. «Dopo non si sa quanti anni, gli italiani si sono riconosciuti, nel gridare la loro disperazione, tutti uguali con l'egida del tricolore», si legge in un comunicato di Stefano Flajani uno dei leader del presidio sul Vibrata, «In questo caso non giocava la nazionale di calcio. Gli italiani, in questi giorni, si stanno giocando il proprio futuro, quello dei propri figli e quello dei propri nipoti. In questi anni diritti Costituzionali violati; illegittimità di tutta questa classe politica; illegittimità dei trattati Internazionali e via dicendo. Con tanti italiani abbiamo sfidato il freddo, la pioggia, le febbri nel manifestare e gridare la nostra rabbia. Io non sono mai stato, e mai lo sarò un infiltrato. Davanti a Dio e davanti agli uomini mi sono, e continuerò a presentarmi con la faccia pulita, con la verità e la giustizia a farmi da carta di identità. Chi afferma o scrive il contrario o è in mala fede, o ha false informazioni. Io sono un cittadino italiano che, come molti, vuole lasciare questo mondo un po' meglio di come lo ha trovato».

Sandro Di Stanislao

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