Giulia, la procura cerca la verità nelle telefonate e negli sms

Iniziati gli accertamenti del consulente: trovate cinquemila foto e decine di messaggi WhatsApp. Il legale del ragazzo della Panda rossa ospite della trasmissione “Chi l’ha visto?”
TORTORETO. La procura cerca la verità nel telefonino di Giulia Di Sabatino, in quell’apparecchio che custodisce oltre cinquemila foto e centinaia di messaggi WhatsApp. Ieri mattina sul cellulare della 19enne di Tortoreto precipitata dal viadotto dell’A14 sono iniziate le operazioni che l’autorità giudiziaria ha delegato al consulente Davide Ortolano. Accertamenti tecnici irripetibili che, avviati alla presenza dei legali dei due indagati e della famiglia della ragazza, serviranno a ricostruire contatti e conoscenze nel tentativo di fare chiarezza sugli ultimi momenti di vita della giovane che quella sera uscì lasciando a casa il telefonino.
I genitori di Giulia (assistiti dall’avvocato Antonio Di Gaspare) non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio e in più occasioni hanno lanciato appelli per chiedere di chiarezza. Nel fascicolo della procura aperto per istigazione al suicidio sono indagati l’uomo di 41 anni che quella sera del 31 agosto diede un passaggio in scooter per un tratto di strada alla 19enne incontrata vicino al bowling e il ragazzo di 25 anni che con la sua Panda rossa l’accompagnò vicino al cavalcavia. Lo stesso, nel rispondere alle domande degli inquirenti, ha escluso l’ipotesi di aver ceduto sostanze stupefacenti alla ragazza o di averne fatto uso durante la serata trascorsa insieme e nel corso della quale i due hanno avuto un rapporto sessuale.
E questa sera il suo legale, l’avvocato Ernesto Picciuto, sarà ospite della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” che in più occasioni si è occupata del caso di Giulia. Intanto nelle prossime ore dovrebbero iniziare anche gli accertamenti sui computer dei due indagati, anche in questo caso accertamenti tecnici irripetibili e proprio per questo disposti dalla procura nel contraddittorio delle parti. La procura ha disposto anche nuovi esami tossicologici sui resti della ragazza proprio nel tentativo di stabilire se quella sera stiano state usate sostanze stupefacenti. Ai primi, fatti in occasione dell’autopsia, se ne aggiungeranno altri più mirati: qualche giorno fa, infatti, la procura ha affidato un nuovo incarico al tossicologo Rino Froldi dell’università di Macerata. E nelle prossime settimane, intanto, dovrebbero arrivare i primi risultati degli esami fatti dai Ris su alcune tracce di liquido seminale trovate sui resti di Giulia. Tracce che sono state comparate con il Dna del conducente della Panda che però già a dicembre, prima ancora di essere indagato, agli inquirenti aveva detto di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza.(d.p.)
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