Il sit-in di familiari e amici di Giulia Di Sabatino che si è svolto ieri mattina davanti al tribunale (foto Adriani)

TORTORETO

Giulia, le ragazze confermano le foto osè

In quattro testimoniano nel processo al trentenne accusato di pedopornografia. Davanti al tribunale sit-in dei familiari della 19enne precipitata nel 2015 da un cavalcavia dell’A14

TERAMO. "Foto osè in cambio di soldi e regali e quando qualcuna ha deciso di smettere lui ha minacciato di diffondere le immagini" raccontano le ragazze in un processo rigorosamente a porte chiuse. I passaggi obbligati di un procedimento giudiziario scandiscono un’altra dolorosa tappa del caso di Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto precipitata nel 2015 da un cavalcavia dell’A14 a Tortoreto.

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Perché è un processo che scende nel baratro più profondo quello che da oltre un anno è in corso a carico del 30enne di Giulianova Francesco Giuseppe Totaro, indagato nell'inchiesta per pedopornografia aperta dalla Procura distrettuale dell’Aquila dopo il rinvenimento, sul cellulare dell’uomo, di numerose foto osè di Giulia e di altre ragazze, all’epoca tutte 17enni e quindi minorenni. Ieri davanti al collegio presieduto da Flavio Conciatori (pubblica accusa rappresentata dal pm Laura Colica) sono state ascoltate quattro delle ragazze che all’epoca dei fatti erano tutte minorenni, così come Giulia, e che hanno confermato le accuse nei confronti del 30enne (assistito dall’avvocato Donatella Tiberi). (d.p.)

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