Giulianova: porte del treno bloccate, passeggeri a Pescara

Disavventura per i viaggiatori che martedì sera erano sul Frecciargento. La protesta: «Nessuna assistenza dalle Ferrovie, abbiamo dovuto prendere il taxi per tornare a casa»

GIULIANOVA. La fermata alla stazione ferroviaria giuliese era prevista alcuni minuti prima delle 23 di martedì, ma il programma dei 35 passeggeri della provincia di Teramo che avevano in programma di scendere dal Frecciargento Etr700 è clamorosamente cambiato. Sono infatti rimasti all’interno delle carrozze, con evidente sorpresa per familiari e amici che li stavano attendendo in stazione. Il motivo è stato spiegato dagli addetti delle ferrovie presenti a bordo: la mancata apertura delle porte d’uscita. I passeggeri presenti sui vagoni contraddistinti con i numeri 5 e 6, nonostante le proteste, hanno dovuto rimettere a posto i bagagli in attesa di raggiungere il "capolinea" del Frecciargento Milano-Pescara. Altri 40 chilometri circa di strada ferrata prima di riacquistare la libertà di movimento momentaneamente persa.
Ma le brutte sorprese per i viaggiatori non sono terminate a Giulianova. Infatti quando il convoglio è giunto a Pescara, tra l’altro con notevole ritardo, si è aperto un altro fronte. I viaggiatori che non avevano parenti o amici in grado di accompagnarli in auto si sono attivati per cercare di tornare a Giulianova. Si sono rivolti al personale delle Ferrovie e anche alla polfer, sentendosi rispondere: «A quest’ora non ci sono mezzi di trasporto per arrivare a Giulianova. Vi consigliamo di chiamare dei taxi e farvi rilasciare all’arrivo una ricevuta di pagamento con cui chiedere il rimborso all’azienda ferroviaria». I viaggiatori si sono attenuti ai consigli  pagando poi all’arrivo, per cinque passeggeri, 100 euro complessivi.
Sullo stesso treno, come hanno riferito alcuni passeggeri che si sono dovuti necessariamente spostare in altro settore, la carrozza contrassegnata con il numero 7 ha viaggiato a lungo con la porta d’uscita completamente aperta. L’evacuazione della carrozza si sarebbe resa necessaria per la temperatura piuttosto fredda creatasi all’interno.
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