Giulianova, stabilimento balneare fuorilegge: attività sospesa

Blitz di carabinieri, ispettorato, Asl, polizia e vigili del fuoco al Bagni Riviera: riscontrati  impianti elettrici fuori norma, strutture abusive, alimenti e bevande conservate nelle cabine anziché in locali idonei e trovati due lavoratori in nero. I titolari della chalet: siamo già al lavoro, riapriamo presto

GIULIANOVA. Lavoro nero, impianti elettrici fuori norma, strutture abusive, alimenti e bevande conservate nelle cabine anziché in locali idonei: sono tutti i motivi che hanno portato i carabinieri, Ispettorato del lavoro e la Asl a sospendere l'attività di uno stabilimento balneare. Si tratta dello chalet Bagni Riviera in centro, uno dei più frequentati e noto per gli aperitivi, iniziative e feste in spiaggia. I titolari non si perdono d'animo: contattati dal Centro, dicono che contano di riaprire entro breve tempo.

Lo chalet è stato passato al setaccio. Nei controlli sono stati impegnati anche polizia locale e vigili del fuoco di Teramo.

Sono stati individuati due lavoratori in nero, pertanto ai gestori dello chalet è stata inflitta una sanzione di 7.200 euro. Inoltre lo stabilimento balneare era dotato di un impianto di videosorvegliana che non era stato preventivamente autorizzato dall’Ispettorato del Lavoro.

Per quanto attiene la sicurezza sugli ambienti di lavoro, lo chalet sarebbe stato trovato privo di estintori e gli impianti elettrici erano fuori norma. Sotto alcuni ombrelloni erano stati posti i registratori di cassa ed i frigoriferi per le bevande, alimentati da cavi elettrici volanti o, asotterrati nella sabbia. Qui gli addetti, poi, somministravano ai bagnanti bevande e cocktail nonostante la manipolazione delle bevande stesse si potesse fare solo presso il locale bar; Riguardo l’abusivismo edilizio, i carabinieri hanno riscontrato platee in legno realizzate (ma non autorizzate) attorno agli ombrelloni adibiti, in spiaggia, a minibar, nonché un soppalco, sempre in legno, per l’esibizione dei dj.

E' stata trovata una rilevante quantità di bevande immagazzinate nelle cabine – spogliatoi anziché in idonei magazzini, mentre in un frigo posizionato sul retro del bar, abusivamente adibito anche ad attività di ristorazione, carne, pesce, riso, pasta, mozzarelle ecc.) erano conservati in modo promiscuo e non regolarmente etichettati, venendo così meno la tracciabilità degli stessi. Nel locale adibito a somministrazione e cucina, infine, sono stati trovati insetti e materiale non pertinente all’attività. L’attività dello chalet verrà ripristinata solo quando i gestori si saranno adeguati alle prescrizioni imposte dalle autorità.

I gestori, contattati dal Centro, minimizzano. E rassicurano che l'attività sarà ripresa in pochi giorni in quanto sono al già lavoro per mettersi in regola come richiesto.