Gli studenti aprono un’azienda che produce e vende candele 

I ragazzi della quarta G del liceo scientifico Einstein diventano imprenditori che operano nel biologico Il prodotto, con cera d’api e vasi di Castelli, si acquista sul web. Proventi destinati all’emergenza Covid

TERAMO. E’ possibile andare a scuola e aprire un’impresa biologica? Al liceo scientifico “Einstein” gli studenti della quarta G ci sono riusciti, ed è nata “BeeBio”. E visto che sono stati costretti a rimodulare il progetto per la pandemia, hanno anche deciso di devolvere parte dei proventi dell’impresa a chi è impegnato nella lotta al coronavirus.
«Crediamo nel connubio tra innovazione e semplicità; ecco perché abbiamo creato candele in pura cera d’api, contenute in un prezioso contenitore di ceramica di Castelli», spiegano i ragazzi, «Le nostre candele, atossiche e completamente biodegradabili, consumandosi sveleranno un ulteriore tesoro: la fertile terra dei nostri campi nella quale sarà possibile mettere a dimora semi biologici di piante tipiche dell’Abruzzo, allegati nella confezione».“BeeBio” è il frutto di un percorso di educazione all'imprenditorialità ecosostenibile, che si chiama Green jobs, promosso dalla Fondazione Tercas, nel cosiddetto Pcto, cioè l’ex alternanza scuola lavoro.
E così l’insegnante di lettere, Annalisa Massignà, con la “dream coach” Tiziana di Sante, che ha messo a disposizione la propria esperienza da imprenditrice, e l’input della dirigente Clara Moschella, è nata l’impresa. «L’obiettivo», spiega Massignà, «è promuovere lo sviluppo sostenibile e valorizzare il territorio. Ci riforniamo da apicoltori abruzzesi, in modo da incentivare apicoltura e utilizziamo vasi di Castelli. L'interruzione dell'attività didattica ha costretto i ragazzi a rimodulare la progettazione: hanno lavorato da casa, creando un sito web (beebio.2020.wixsite.com/beebio) che prevede la vendita delle candele. L'impresa durerà un anno. A livello didattico i ragazzi hanno acquisito nuove competenze: hanno toccato con mano un mondo a loro sconosciuto, l'imprenditoria, che può tornare utile nell'inserimento nel mondo del lavoro. Hanno infatti attraversato tutti gli step di una start up, dalla scelta del logo alla composizione dell’organigramma. C’è, ad esempio, l’addetto alle vendite, al marketing, l’amministratore delegato». I ragazzi si sono preparati per la competizione fra le altre aziende di altre scuole d'Abruzzo che si svolgerà in forma telematica il 14 maggio organizzata dalla Fondazione Tercas, in attesa della competizione finale di Milano. (a.f.)
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