il nuovo ospedale 

I comitati: «No ai privati e si escluda Piano d’Accio» 

TERAMO. Il Tavolo unico sul nuovo ospedale, al quale hanno aderito 39 organismi e associazioni teramani, in vista del consiglio congiunto con L’Aquila di lunedì ha elaborato un documento nel quale,...

TERAMO. Il Tavolo unico sul nuovo ospedale, al quale hanno aderito 39 organismi e associazioni teramani, in vista del consiglio congiunto con L’Aquila di lunedì ha elaborato un documento nel quale, oltre ad auspicare un miglioramento generale dell’offerta sanitaria a Teramo e provincia, chiede «che la città di Teramo sia assegnataria almeno di un Dea di 2° livello» e in riferimento alla localizzazione del nuovo ospedale ritiene che occorra «dire si al riutilizzo delle infrastrutture esistenti, si ad una occasione per un riequilibrio territoriale della città, no ad un project financing senza un’adeguata valutazione sulle realtà infrastrutturali esistenti, no ad un ulteriore consumo del suolo, no ad un altro contenitore vuoto di proprietà Asl». I comitati auspicano «che siano privilegiati gli spazi di proprietà Asl, ad iniziare dal Mazzini ed aree limitrofe, attraverso possibili adeguamenti e riqualificazioni dello stesso anche mediante la realizzazione di una nuova struttura di secondo livello. Si chiede che sia revocata o modificata la delibera consigliare del 2017 nella quale venivano indicate le aree e scelta quella di Piano d’Accio».