Il Comune: fermi tutti, la Tia è valida

20 Giugno 2010

Smentita Manola Di Pasquale (Pd): «Fa soltanto disinformazione»

TERAMO. «Disinformazione e strumentalità». Alfonso Di Sabatino Martina, vicesindaco e assessore alle finanze, replica così a Manola Di Pasquale sulla presunta nullità delle bollette Tia per il biennio 2008-2009. Che, secondo l'amministrazione, è un clamoroso falso.

Il consigliere comunale del Pd, presidente della commissione di vigilanza, ha citato una sentenza della Cassazione che azzererebbe la riscossione della Tia esercitata dalla Team tramite l'Assoservizi. Per Di Sabatino però il pronunciamento sarebbe «incoerente» perché relativo a una vicenda non paragonabile a quella teramana. «La sentenza», spiega, «non fa riferimento a una riscossione, ma a una situazione presente in un determinato Ato nel quale non sono stati deliberati da parte dei singoli Comuni tutti quegli atti che avrebbero consentito di applicare e gestire la Tia». 

Manola Di Pasquale avrebbe «confuso» il potere di determinazione del tributo-tariffa, citato nella sentenza e che compete esclusivamente all'ente locale, con le funzioni di accertamento e riscossione, che possono essere delegate a società. La sentenza ricorda, a detta del vicesindaco, come non sia «assolutamente possibile che un Ato o un'azienda possano determinare e deliberare le tariffe, ma tale compito spetta unicamente ad ogni Comune dove la Tia è applicata».

Nulla a che vedere, dunque, con la situazione teramana.  «Il Comune di Teramo», chiarisce Di Sabatino, «per ogni provvedimento inerente la gestione dei rifiuti, ivi compresi gli aspetti che riguardano la Tia, ha sempre operato secondo la normativa vigente». Gli adempimenti relativi alla determinazione del tributo-tariffa sono stati deliberati dalla giunta e dal consiglio secondo le rispettive competenze. «Solo dopo l'approvazione delle diverse delibere», continua l'assessore, «sono state attivate le diverse fasi di gestione dei rifiuti». 

La procedura insomma è stata corretta e non ci sarebbe alcun rischio di annullamento dei pagamenti degli ultimi due anni. Di Sabatino accusa Di Pasquale di aver compiuto un «maldestro e malcelato tentativo di accomunare l'affidamento del servizio di accertamento e riscossione alla Team ad una degenere metodologia tesa all'assegnazione indiscriminata a società esterne di qualsivoglia servizio, con apocalittici scenari in termini di costi per i cittadini». Secondo il vicesindaco, l'opposizione dimostra «assenza di idee e argomentazioni politiche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA