Il decreto sisma può essere riscritto 

Apertura del Governo alle istanze dei territori. Marsilio: «Speriamo sia la volta buona, ora attendiamo un tavolo tecnico»

TERAMO. Il confronto tra governo ed enti locali sugli emendamenti al decreto sisma lascia presupporre sviluppi positivi. È quanto emerge dalla valutazione dell’incontro di ieri con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro da parte del governatore Marco Marsilio. «Sono stati fatti passi in avanti», afferma, «per riscrivere questo decreto e riempirlo di contenuti». Il rappresentante del governo ha riferito di «un clima positivo perché tutte le forze politiche condividono la necessità di dare soluzioni e di raccogliere le questioni che i territori hanno sollevato: speriamo che questa sia la volta buona». Così Marsilio inquadra la riunione di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi sottolineando l’efficacia del confronto. «Ho suggerito questo metodo, che mi sembra il Governo abbia accolto, e nei prossimi giorni attendiamo la convocazione di un tavolo tecnico», fa notare il governatore, che ricorda di aver chiesto ai relatori e parlamentari della commissione Ambiente, che sta analizzando il decreto, di relazionarsi con i tecnici degli uffici speciali per la ricostruzione prima del varo del testo che approderà alla Camera.
Per il sindaco Gianguido D’Alberto il passaggio resta cruciale per accelerare una ricostruzione finora inconsistente. «Le nostre popolazioni hanno continuato, tramite noi, a dimostrare fiducia nelle istituzioni», afferma, «ma ora questa non va tradita». Il primo cittadino teramano ribadisce che la modifica del decreto sisma, recependo le indicazioni dei Comuni, rappresenta «l’ultimo appello che troverà un riscontro positivo in Parlamento solo ed esclusivamente se andrà avanti la consapevolezza che la ricostruzione deve diventare ciò che non è mai stata finora: un tema del governo, una priorità». È necessario, sempre a detta di D’Alberto, un atto di coraggio e di responsabilità politica per l’elaborazione di norme che snelliscano e rendano efficaci le procedure per rispondere alle esigenze dei cittadini. «Chiediamo che le norme siano declinate in atti concreti», conclude, «se la fiducia sarà tradita ancora una volta, siamo pronti a portare le nostre istanze in piazza».
Fraccaro, che nell’incontro a Palazzo Chigi ha guidato la delegazione del governo, tiene a precisare comunque che il decreto sisma segna una svolta. «Non si limita a stanziare i fondi necessari per lo stato di emergenza», osserva, «ma prevede un insieme di norme di carattere straordinario e ha l’obiettivo di superare un’inaccettabile situazione di stallo». Il sottosegretario ricorda che il decreto è specificamente rivolto al terremoto del Centro Italia. «Abbiamo anzitutto prorogato lo stato di emergenza al 31 dicembre del 2020», ricorda, «abbiamo voluto semplificare e accelerare le procedure di ricostruzione e sono state previste misure di sostegno alla popolazione». L’obiettivo del confronto con gli enti locali è dunque di «approvare in tempi rapidi un provvedimento organico e incisivo».
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