Il Pd attacca il rimpasto: «E’ l’ennesimo fallimento»

18 Giugno 2014

ATRI. Il Pd di Atri attacca il sindaco Gabriele Astolfi sul rimpasto di giunta. «L'amministrazione Astolfi», si legge in una nota, «ha dato prova dell'ennesimo fallimento. Il rimpasto di giunta,...

ATRI. Il Pd di Atri attacca il sindaco Gabriele Astolfi sul rimpasto di giunta. «L'amministrazione Astolfi», si legge in una nota, «ha dato prova dell'ennesimo fallimento. Il rimpasto di giunta, presentato come una decisione utile per ridare vigore all’azione di governo, sta creando sempre più instabilità». Il consigliere del Pd Barbara Ferretti commenta: «La pesante sconfitta del centrodestra alle elezioni regionali ha sicuramente fatto vacillare tanti sogni preelettorali di Astolfi e dei suoi assessori. L’arrivo del mega appalto per la gestione dei rifiuti e le lungaggini dei lavori per la rotonda di viale Gran Sasso hanno accentuato i malumori e le divisioni, minando il precario equilibrio di questa giunta».

Anche il capogruppo del Pd Chiara Di Nardo Di Maio critica: «Non è il cambio di deleghe tra assessori ad invertire la rotta del degrado cittadino. La scelta del sindaco di accentrare a sé alcune deleghe chiave come lavori pubblici, attività produttive, oltre alla sanità di cui era già amministratore, è un chiaro segno di debolezza che dimostra le gravi e insanabili difficoltà interne di gestione». La nota del Pd continua: «Mentre sindaco ed assessori si scambiano deleghe ed insulti, noi atriani paghiamo i conti di un’amministrazione chiusa nell’interesse del proprio orticello. E’ sotto gli occhi di tutti che la rimodulazione delle deleghe è macchiata dal sospetto di conflitto d’interesse. Ambiente ed ecologia, sanità, impianti sportivi, magazzino, istruzione, non c’è un settore in cui non sia coinvolto nella gestione un familiare dell’assessore responsabile».

Il consigliere Alfonso Prosperi aggiunge: «Tutti i settori della città sono in crisi. Il bilancio ha una grande crescita di mutui e anticipazioni di cassa che non rispettano i parametri di legge, la manutenzione ordinaria viene scambiata per lavori pubblici, le scuole e le strutture comunali non hanno agibilità anche dove recentemente sono state spese centinaia di migliaia di euro, non abbiamo una palestra comunale agibile».(d.f.)