a teramo e all’aquila 

Il Pd: «La Regione si impegni a ottenere i due super ospedali»

TERAMO. L’alleanza Teramo-L’’Aquila per ottenere due super ospedali (tecnicamente “di secondo livello”) o in subordine uno funzionalmente suddiviso fra i due territori, riscuote consensi. Manola Di...

TERAMO. L’alleanza Teramo-L’’Aquila per ottenere due super ospedali (tecnicamente “di secondo livello”) o in subordine uno funzionalmente suddiviso fra i due territori, riscuote consensi.
Manola Di Pasquale, presidente regionale del Pd. «Il consiglio congiunto è storico anche e soprattutto perché fa del Gran Sasso non più un elemento di divisione ma di unione, all’ombra del quale si definisce un’alleanza strategica che ridefinirà il ruolo stesso delle due città nello scenario regionale». Di Pasquale auspica « una apertura di dialogo costante, sui temi condivisi e sui comuni obiettivi, che faccia di Teramo e L’Aquila le portabandiera dell’Abruzzo interno, così come Pescara e Chieti lo sono per l’Abruzzo costiero, e nel quadro di una più ampia strategia regionale che faccia, finalmente e per sempre, della nostra regione un “unicum” anche nell’offrirsi alla platea delle decisioni nazionali».Secondo la presidente del Pd «la richiesta di una deroga alla prevista istituzione dei Dea di II livello, con la possibilità di non costringere ad un scelta tra Teramo e L’Aquila, ma di costruire una Sanità che abbia in Teramo e L’Aquila due ospedali di eccellenza, come i due capoluoghi meritano, non è solo la mera speranza dei territori, ma la base di un più ampio progetto, anche politico, che vuole anche restituire alle popolazioni quella fierezza dell’appartenenza che, purtroppo, i terremoti hanno mortificato».
Il consigliere regionale e vicecapogruppo Pd Dino Pepe chiede che la Regione ascolti le istanze del consiglio comunale congiunto «per garantire ai due capoluoghi ospedali che siano Dea di secondo livello». E auspica che l’assessore alla sanità, Nicoletta Verì, che venerdì incontrerà i due sindaci, possa trovare una soluzione in tempi brevi, nell’interesse delle comunità teramana e aquilana. «Comprendo quanto il riordino della sanità abruzzese sia un tema complesso, delicato e per molti tratti spinoso, non di meno ritengo che, dopo che il centrodestra ha fatto tante promesse in campagna elettorale, una su tutte quella sull’ospedale di Giulianova, rimasto però semplice presidio ospedaliero di base, sia arrivato il momento di dare risposte al nostro territorio provinciale», conclude Pepe. (a.f.)