Il Roseto basket perde il suo condottiero 

Morto a 78 anni Vittorio Fossataro, uomo simbolo della pallacanestro. Camera ardente in Comune, domani (martedì 6) i funerali

ROSETO. Addio a un monumento della pallacanestro rosetana. Si è spento ieri mattina nell’ospedale dell’Aquila, dove era ricoverato da qualche giorno, Vittorio Fossataro, portato via da un brutto male. Uomo di basket conosciuto a livello internazionale e ultimo simbolo della pallacanestro rosetana, Fossataro, che aveva 78 anni, lascia la moglie Maria ed i figli Paolo e Luciano. Anche quest’anno, nonostante la malattia che lo aveva colpito, aveva avuto lo stesso la forza di iniziare la sua cinquantunesima stagione da dirigente sportivo come team manager del suo Roseto Sharks, seguendo spesso i suoi ragazzi al PalaMaggetti nonostante la pesante terapia a cui si doveva sottoporre.
 Fossataro è sempre stato vicino come dirigente alle tante proprietà che si sono succedute alla guida del basket rosetano, un elenco lunghissimo che parte negli anni Sessanta quando affiancò figure leggendarie come quelle del colonnello Aldo Anastasi e di Giovanni Giunco, per arrivare fino ai giorni nostri quando ha sostenuto in prima linea l’ultima cavalcata vincente del duo composto da Ettore Cianchetti e Daniele Cimorosi, che nel 2009 ripartirono dalla serie C per scalare la vetta fino ad arrivare all’attuale serie A2.
Ma Fossataro non era solo questo: all’occorrenza faceva anche i lavori manuali più umili, pur di preservare l’efficienza verso l’esterno del suo Roseto, grazie alla sua maniacale precisione. Sua era l’organizzazione pratica del torneo estivo di basket più antico d’Italia, quel “Trofeo Lido delle Rose” nato nel 1945 ai tempi della seconda guerra mondiale e giunto quest’anno anche grazie alla sua determinazione all’edizione numero 73. E suo era anche lo zampino nella rinascita della Pro loco. Anche per questi motivi, lo scorso ottobre, dopo che gli Sharks gli vollero consegnare un riconoscimento alla carriera, il consiglio comunale di Roseto votò all’unanimità di conferirgli la cittadinanza benemerita.
Questa mattina la salma riparte dall’Aquila; verso mezzogiorno la bara è posta nella camera ardente allestita nella sala del consiglio comunale, al terzo piano del municipio, dove resta fino a domani, martedì 6 novembre, quando alle ore 10 è previsto il funerale nella chiesa di Santa Maria Assunta.
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