Imu, il Comune di Teramo si aspetta 15 milioni

Brucchi: se non li incassiamo dovremo fare altri tagli per salvare il bilancio

TERAMO. Quanto si aspetta di incassare il Comune di Teramo dall'Imu? Il sindaco Maurizio Brucchi snocciola cifre come se piovesse: «L'Imu a Teramo vale più o meno 22 milioni di euro, ma sette dovremo darli al governo e non si scappa: se dovessimo dargliene di meno, quello che manca ce lo toglierebbero dai trasferimenti. Per il Comune restano dunque 15 milioni. È una stima fatta ipotizzando di incassare circa l'80 per cento del totale».

Una parte che non verrà incassata, dunque, l'amministrazione se l'aspetta. «Sì», dice Brucchi, «non potrà entrare tutto. Penso ad esempio a chi possiede dei capannoni industriali dismessi. Secondo voi li pagherà?». Molto difficile. L'amministrazione sta già riflettendo sulle sanzioni, ma Brucchi annuncia: «Cercheremo una strada che le eviti, punteremo piuttosto sulla conciliazione. Ci stiamo ragionando».

Riuscire a incassare 15 milioni è in ogni caso fondamentale per il Comune. Brucchi spiega: «A Teramo sono stati tolti 6 milioni di trasferimenti, 7 e mezzo di Ici seconda casa, 500mila di accise sull'energia, 2 milioni e 800mila di compartecipazione Iva e 900mila di accertamenti Ici. La somma fa 17 milioni e 600mila. Dunque, per pareggiare il bilancio, con 15 milioni di Imu ne mancano due e mezzo e li abbiamo presi dai tagli: un milione dal personale, uno e mezzo dall'ultima manovra».

A Brucchi non sono andate giù le critiche del centrosinistra alla sua manovra e alle tante correzioni fatte sull'Imu a vantaggio di determinate categorie. «Non possono dire», sbotta, «che gettiamo fumo agli occhi ai cittadini, chi lo fa sono loro che dicono che l'Imu sulle aree edificabili si può ridurre di un terzo. Non è possibile, così si illudono i cittadini. La tabella quantità-qualità delle aree edificabili non è una legge, ma una tabella di riferimento sulla quale si stabiliscono i valori Imu e che non tiene conto dei valori reali di alcune zone. Su quella tabella il cittadino può anche dire: non mi va bene, il mio terreno vale di meno. Allora fa un'autocertificazione e paga l'Imu in base a quella dichiarazione».

Il sindaco continua: «Dicono che la manovra non ha un'anima? Invece ce l'ha. Aiuta le giovani coppie, gli ultra 65enni, le imprese, chi fa il comodato gratuito, chi affitta a canone concordato e a studenti. In più siamo riusciti a tirar fuori 100mila euro per le imprese che aprono e assumono. Insomma: l'anima è aiutare chi è in difficoltà e far pagare di più chi può pagare. E l'Imu continuo a dire che è ingiusta, ne avremmo fatto volentieri a meno».

Brucchi stoppa in partenza le idee dell'opposizione. «L'unica proposta che arriva», dice, «è di tagliare le utenze, cosa già fatta, e la protezione civile, che mi pare azzardato. Badate bene, la revisione della spesa l'abbiamo fatta da subito. Nel 2009 all'urbanistica si davano 271mila euro di incarichi esterni, nel 2011 sono stati zero e nel 2012 4.530. All'avvocatura nel 2010 abbiamo dato un incarico, nel 2011 uno, nel 2012 zero».

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