In auto con sconosciuti scoppia la Blablacar-mania

In tanti usano la piattaforma su internet per ottenere e dare passaggi. Studenti e pendolari entusiasti: "Così risparmiamo e conosciamo gente". Le testimonianze di alcuni teramani

TERAMO. Lo scrittore siciliano Elio Vittorini sosteneva che, se avesse avuto i mezzi per viaggiare sempre, non avrebbe scritto un rigo. Per fortuna che all’epoca non esisteva Blablacar, la piattaforma dei viaggiatori in auto che mette in contatto conducenti e passeggeri per la condivisione di un tragitto. Il ride sharing, car sharing o mobility smart che dir si voglia, utilizzando gli anglicismi tanto di moda che indicano la condivisione del viaggio, della macchina e la mobilità intelligente, sono frutto di ingegno e auto-organizzazione, che prendono piede per ovviare a crisi economica e rincaro degli spostamenti.

Anche il Teramano non è rimasto immune dalla nuova tendenza e la piattaforma Blablacar in molti casi è diventata la prima opzione consultata da coloro che in provincia si spostano con una certa frequenza. A farne uso studenti come lavoratori, per risparmiare così come per non viaggiare soli, con un'età media che si aggira intorno ai trent’anni. L'utilizzo è molto semplice. Andando sul sito blablacar.it il sistema pone subito l'opzione “offerta o ricerca di passaggi”: se conducente, il viaggiatore dovrà riempire una scheda; se passeggero, avrà una serie di possibilità per personalizzare la scelta, come il prezzo del viaggio che la piattaforma stessa -tramite differenti colori- valuta come migliore, intermedio e alto, e notizie sul conducente e la comodità della vettura.

Federica Santori è una fisioterapista 34enne che ha scoperto la piattaforma sei mesi fa. «Me ne ha parlato una ragazza in treno e ho subito scaricato l'applicazione sul telefono», racconta, «da allora ne approfitto sempre sia per offrire passaggi che per trovarne, vado spesso a Bologna e in questo modo risparmio». Con Blablacar raggiungere la città emiliana le costa ogni volta 20 euro. «L'esperienza più bizzarra è quando mi sono ritrovata come viaggiatore un cagnolino, le persone che me lo hanno affidato per portarlo a Bologna hanno pagato come per un normale passeggero», aggiunge.

Enrico Angelini è un impiegato 38enne, principiante nell'usoo della piattaforma. «Ero titubante ad andare in macchina con estranei, ma devo dire che si è rivelata un'esperienza positiva». Enrico ricorda uno spostamento Torino-Teramo da passeggero. «All'ultimo minuto avevo prenotato il viaggio Teramo-Torino con il treno, pagando 170 euro; per il ritorno non volevo sborsare la stessa cifra, così mi avevano consigliato di dare uno sguardo a questa piattaforma e ho trovato una vera occasione, un tragitto a 20 euro».

Carlo Alberto Di Carlo invece è uno studente che frequenta il Dams a Bologna. «Utilizzo spesso questo servizio per la tratta Bologna-Milano», spiega, «pago 10 euro e risparmio tempo e denaro». «Uno dei più grandi vantaggi è poter scegliere il conducente e di solito preferisco persone più grandi, valutando i feedback, i commenti lasciati dagli altri utenti. In questo modo mi sento più sicuro».

Sulla sicurezza interviene anche Annalisa Canofari, 35enne attualmente disoccupata:«Esiste la modalità viaggio rosa per le donne che vogliono affrontare il tragitto sentendosi in piena sicurezza e con questa scelta condividi il tragitto solo con altre donne», spiega, «L'unica pecca è il bagaglio, viaggiando in tanti non ci si può caricare di tante valigie».

C'è poi Pina Manente, addetto stampa della Provincia: «Utilizzo questo mezzo da quattro anni per andare a trovare mia figlia all'università a Milano. Da allora lo uso come sistema di spostamento preferenziale, anche per lavoro, quando devo raggiungere Roma ad esempio. Devo dire che mi ha dato l'opportunità di conoscere tante persone interessanti, dai mestieri più disparati».

C'è poi Gianni Chiarini, direttore della fotografia nel cinema, che si sposta spesso a Roma. «Ho sempre utilizzato Blablacar come conducente, sono un pendolare e mi aiuta ad ammortizzare i costi. Di solito trasporto tre persone al massimo, studenti e spesso avvocati». Da Gianni arriva un campanello d'allarme: «Come in altri Paesi Blablacar diventerà a pagamento: sarà obbligatoria la prenotazione online con una quota aggiuntiva trattenuta dalla piattaforma. Nascerà a questo punto un nuovo sistema di condivisione viaggi».

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